Roma città di musei, scrigno di una preziosa antichità ma sempre più aperta al contemporaneo, come da quattro anni a questa parte dimostra anche Roma Arte in Nuvola; Milano cuore dell’arte contemporanea per eccellenza con centri artistici riconosciuti a livello internazionale come Fondazione Prada, Triennale Milano e l’ADI Design Museum ed infine Firenze, culla del Rinascimento e galleria a cielo aperto che incanta e vanta un’incredibile collezione d’opere. Girare e perdersi fra queste luoghi meravigliosi, equivale già ad esperire a pieno la bellezza che offrono, ma per i più appassionati, ecco le otto mostre che consigliamo di visitare durante il periodo natalizio.
Alla GNAM il Futurismo è una piacevole riscoperta
La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma accoglie al suo interno la mostra Il Tempo del Futurismo, curata da Gabriele Simongini e visibile sino al 28 febbraio 2025. A differenza delle passate ricerche sul movimento, l’esposizione si concentra sul rapporto tra arte e scienza/tecnologia: si estende per oltre la metà del museo romano, illustrando in maniera esemplare i concetti di velocità, spazio e distanza, tematiche evidenti nei capolavori del Futurismo. Tanti i capolavori in prestito provenienti da musei esteri, dal MoMA al Metropolitan di New York, e sicuramente un’occasione unica per comprenderli e contestualizzarli in Italia.



Non solo, proseguendo al piano di sopra, all’interno delle Sale Gramsci, è visitabile sino a metà gennaio la mostra del Talent Prize, premio di arti visive che annualmente organizza Inside Art, con all’interno le opere di talentuosi giovani artisti nazionali e internazionali che si confrontano utilizzando media differenti, riuscendo ad accogliere per quest’anno in particolare, tutte le espressioni artistiche del contemporaneo, dal video alla scultura.



L’estetica di Botero a Palazzo Bonaparte
La Capitale, sino al 19 gennaio 2025, offre un’occasione unica per visitare la grande retrospettiva dedicata a Botero ed ospitata a Palazzo Bonaparte. Qui, l’itinerario espositivo, ci immerge nell’arte del del pittore colombiano attraverso oltre 120 opere che ripercorrono i temi e i soggetti caratteristici della sua arte.



Dai ritratti borghesi alle tele dedicate al circo, alla religione, alla politica e alla corrida, la mostra sottolinea con precisione tanto la tradizione culturale che ha contribuito a dare forma all’estetica dell’artista, con evidenti richiami a maestri come Francisco Goya, Pablo Picasso e Diego Velázquez, quanto l’originalissima sintesi proposta dall’artista nel suo peculiare approccio alla rappresentazione delle figure umane.
Gli scatti di Gabriele Basilico in mostra a Palazzo Altemps
Nella suggestiva cornice storica del romano Palazzo Altemps, i molteplici scatti del fotografo milanese Gabriele Basilico – visibili sino al 23 febbraio 2025 – raccontano l’amore verso la Capitale che l’ha profondamente segnato e ispirato. Tra il 1985 e il 2011 infatti, la città eterna ricca di monumenti iconici e tracce di una storia millenaria, è stata colta dal suo sapiente sguardo. Tra i massimi interpreti del paesaggio urbano, con le sue fotografie principalmente in bianco e nero, ha ritratto il passaggio dalla fase industriale a quella post-industriale di un’Italia sognante e in continua trasformazione.



Leiko Ikemura alla Tim Van Laere Gallery di Roma
Visitabile sino al 1 febbraio 2025, la personale di Leiko Ikemura Mia mamma Roma alla Tim Van Laere Gallery, allude al celebre film di Pasolini del 1962: qui Mamma Roma, interpretata da un’indimenticabile Anna Magnani, è una prostituta che per amore del figlio decide di cambiare vita. Così, gli spiriti femminili protagonisti dell’arte della talentuosa artista giapponese, sono fragili e malinconici ma allo stesso tempo, rumorosi, eclettici, possenti: dietro la scultura principale Mia Mamma Roma, fulcro della mostra, imperturbabile si cela una figura dalla forma di un vaso, che incarna concrete metafore dell’esistenza umana e di tutte le sue ideologiche sfaccettature. Proprio come contenitori da riempire, nella dialettica alternanza di pieno e vuoto, le sue sculture accolgono e respingono, lottano e resistono.



Villa Medici e Il canto delle Sirene
L’Accademia di Francia-Villa Medici a Roma ospita, Il canto delle sirene. L’acqua raccontata dagli artisti, a cura di Caroline Courrioux e Sam Stourdzé. La volontà di creare un viaggio intorno al tema dell’acqua si sviluppa attraverso le opere di circa 30 artisti contemporanei di livello internazionale, e ben 10 di questi lavori sono concepiti espressamente per l’esposizione. Infinite le forme d’acqua esplorate: pioggia, mare, goccia, rugiada, ruscello, nuvola, nebbia e lacrime, ognuna indagata dagli artisti in maniera intima e personale.



A Milano la grande mostra sull’indimenticabile stilista Elio Fiorucci
Fino al 16 marzo 2025, negli spazi di Triennale Milano, la mostra esplora le dimensioni creative del designer e imprenditore Elio Fiorucci Il suo marchio, a partire dagli anni ’60, ha rivoluzionato il costume, la moda e la scena dell’arte contemporanea in Italia. I suoi concept store, oltre a proporre per la prima volta al pubblico un mix eclettico di abbigliamento, dischi, pubblicazioni e oggetti inediti provenienti da tutto il mondo, sono stati il punto di riferimento per happening e performance oltre che palcoscenici per la musica e l’arte contemporanea capaci di attrarre intellettuali, performer e artisti. La retrospettiva ha un intento biografico e l’intera esposizione viene attraversata dalla voce dello stilista, resa attraverso registrazioni inedite.




METAL PANIC, a Milano l’esposizione più completa di sempre su Marcello Maloberti
Il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea ospita fino al 9 febbraio 2025 METAL PANIC, la più ampia esposizione mai dedicata all’opera di Marcello Maloberti, vera e propria dichiarazione d’amore al capoluogo meneghino che fin dagli esordi ha accompagnato l’artista nella costruzione della sua pratica. Curata da Diego Sileo, il progetto, che presenta un nucleo di lavori degli anni ’90, è pensato come un libro d’artista che raccoglie e intreccia tutti i temi fondanti dell’opera dell’artista, dall’elevazione della parola scritta nella sua dimensione poetica sino all’attenzione ai cambiamenti e alle trasformazioni del paesaggio urbano.




L’ironia quotidiana di Piero Percoco arriva a Firenze
Fino al 2 febbraio 2025, la Manifattura Tabacchi di Firenze, diventa teatro di The Rainbow Over Florence, inedito racconto visivo fatto di cieli e fuochi d’artificio. Dettagli apparentemente banali diventano attraverso il suo occhio, immagini in grado di emozionare e sorprendere: presenti 80 scatti tratti dal libro The Rainbow Is Underestimated, con serie dedicate ai cieli e ai fuochi d’artificio. A rendere ancora più coinvolgente il percorso, anche installazioni sonore, opere video e strutture che dialogano con le immagini.







