«Uno scambio creativo, accademico, economico e sociale» volto a rafforzare le relazioni esistenti tra il Qatar Museums – l’organizzazione che gestisce i musei nel Golfo arabo – e il romantico capoluogo veneto. Tale protocollo di cooperazione sarà valido sino al 2029 e potrà – di comune accordo fra le due realtà – essere di volta in volta rinnovato. Una partnership che tra l’altro coincide con l’annuncio di Qatar Airways che riprenderà i voli diretti tra Doha e Venezia, facilitando dunque gli spostamenti e le collaborazioni in campo economico, sociale e culturale.
Tra gli esempi di possibili attività che potrebbero essere svolte, festival, convegni accademici, ricerche archivistiche, esposizioni e sicuramente mostre e seminari per esplorare approfonditamente i legami con l’architettura islamica: come sappiamo, Venezia è da sempre stata un luogo privilegiato di incontri fra le varie civiltà , con elementi di orientalismo che pervadono le sue architetture. Il capoluogo veneto era storicamente un emporio internazionale in cui le merci provenienti dall’Oriente venivano immesse nel mercato europeo e dalle fonti emerge una presenza stabile di mercanti provenienti da Costantinopoli, nella città lagunare.
Ricordiamo inoltre che l’istituzione araba è l’organizzatore dell’attuale mostra Your Ghosts Are Mine, Expanded Cinemas, Amplified Voices a Palazzo Franchetti, nonché sponsor nel medesimo palazzo durante la Biennale di Architettura 2023. Le opere d’arte in prestito dai musei arabi sono attualmente esposte in Foreigners Everywhere, la mostra principale della Biennale d’Arte di Venezia 2024 e comprendono celebri lavori di artisti arabi contemporanei. Inoltre al Palazzo Ducale, vi è una rassegna con oggetti provenienti dai Musei di Arte Islamica.
info: qm.org