Tra le iniziative e gli eventi della Milano Art Week, approda nel capoluogo lombardo anche David Horvitz, che invade con i suoi lavori un ufficio dismesso negli spazi di BiM – Bicocca incontra Milano, il progetto di rigenerazione urbana pensato per il distretto Bicocca. La mostra, prima personale in Italia dell’artista originario di Los Angeles, si propone di esplorare a fondo no time no space, il tema scelto per la ventottesima edizione di miart, la fiera internazionale d’arte contemporanea milanese, in apertura il 12 aprile. A curare l’esposizione, che sarà visitabile dal 12 aprile al 30 giugno 2024, è stato infatti Nicola Ricciardi, il direttore artistico della manifestazione in arrivo.
Artista e fotografo dall’attitudine performativa, oltre a creare connessioni con gli spazi espositivi, David Horvitz espone da BiM venti dei suoi lavori nella personale Abbandonare il locale. Tra questi, il recente Imagined Clouds (Milan), in cui alcune bottiglie di plastica apparentemente abbandonate offrono una riflessione sull’acqua come metafora dell’evasione, ma anche Mood disorder, un autoscatto realizzato dall’artista nel 2012 mentre simula uno stato di depressione, poi caricata sulla pagina di Wikipedia dedicata ai disturbi dell’umore.
Accanto alle fotografie, anche delle opere video. In The Distance of a Day, realizzato nel 2013, Horvitz presenta due filmati realizzati contemporaneamente da lui e sua madre in California e alle Maldive, uno al sorgere e uno al tramontare del sole nella stessa giornata. Da qui, l’opera suggerisce una visione alterata del tempo e dello spazio, ponendosi in linea con il tema di miart.
info: bim-milano.com