King of Nekropolis, omaggio al cyberpunk

Torna nelle librerie per Eris Edizioni uno dei graphic novel più amati di Danijel Zezelj. Qualcosa di funesto che incombe...

«Non ho avuto un’ispirazione particolare. Piuttosto, avevo un determinato concetto a mente che poi, in modo graduale, ho declinato in un graphic novel. L’intero lavoro mi ha portato via un anno». Non è una persona di molte parole, Danijel Zezelj. Lo abbiamo contattato per farci raccontare qualcosa in più sul suo (atteso) nuovo volume, King of Nekropolis, originariamente pubblicato in Italia da Hazard nel 2005 e poi divenuto introvabile. Eris edizioni ha deciso di riportarlo nelle librerie e fumetterie in una versione rinnovata, con traduzione dall’inglese di Valerio Stivè («nato a Firenze nel 1981, gli piacciono le arachidi tostate e le biografie poco ingombranti», riporta la bio, ragione per cui nell’essenzialità mai fine a se stessa trova il suo punto di contatto con il fumettista, animatore, illustratore e graphic designer) che esalta la penna dell’autore croato, definito dal giornalista Vincenzo Mollica «un poeta del fumetto, che scrive versi disegnando». Mentre il maestro Federico Fellini affermava: «Mi affascinano di Zezelj le sue prospettive minacciose e spettrali, il modo in cui riesce a esprimere attraverso le sue storie e i suoi personaggi il senso della mestizia, di qualcosa di funesto che incombe». 

Contraddistinto dall’iconico bianco e nero dell’iperprolifico fumettista, King of Nekropolis (cartonato, 112 pagine, 25 euro) narra – anche a parole, dunque non fa parte dei silent book così cari a Zezelj («cronologicamente è stato realizzato prima di qualsiasi mia graphic novel senza parole. Lavoro in entrambe le forme, con e senza testo, a seconda della natura della storia») la vicenda di un investigatore privato incaricato, da un enigmatico anziano, di ritrovare un suo collega scienziato scomparso. Un uomo sparito nel nulla e che, anni addietro, aveva preso parte a un misterioso esperimento. Il lettore entra così in una storia violenta e poetica, che lo conduce in una realtà oscura ma non priva di luce; un racconto dai toni noir e dalla cornice cyberpunk old style con al centro un protagonista cinico e disincantato, a tratti nostalgico, che si trova a fare i conti con un passato nell’esercito (dove ha imparato a uccidere) e un conflitto che gli è rimasto dentro come una macchia indelebile. Una figura che si muove in una città immaginata – che rievoca una metropoli a metà strada tra l’ambientazione statunitense e quella dei paesi dell’est Europa tormentati da guerre interne –, in cui i vivi hanno smarrito ogni speranza. 

Un graphic novel, King of Nekropolis, che non veicola un messaggio ben preciso («e se ce n’è uno, sta al lettore scoprirlo»), ma che restituisce tutta l’arte di Zezelj, artista eclettico (che con Eris edizioni ha pubblicato, tra gli altri, Cappuccetto rosso redux e Fractalia), abile a spaziare dalla street art alla pittura su tela, dall’animazione al live painting accompagnato da musicisti di fama internazionale. Nel 2001, in Croazia, l’autore ha anche fondato la casa editrice Petikat. Oggi vive e lavora tra New York e Zagabria. Strizzando sempre l’occhio all’Italia. «Ho vissuto e lavorato per cinque anni a Montepulciano, in provincia di Siena. Ed è stato un periodo molto importante della mia vita», chiosa Zezelj.

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Info: www.erisedizioni.org