Torna in libreria l’omaggio di Tuono Pettinato a Kurt Cobain

A trent’anni dalla morte del leader dei Nirvana, torna in una nuova edizione ampliata il delicato tributo di uno dei maestri del fumetto italiano

Il 14 giugno 2021 ci lasciava, all’età di 44 anni, uno dei più rilevanti fumettisti della sua generazione, mente eclettica e fine umorista. Il fumettista Andrea Paggiaro, conosciuto con il nome d’arte di Tuono Pettinato, ha lasciato però un’eredità artistica importante, caratterizzata da una variegata produzione che spazia dalle biografie come “Garibaldi, resoconto veritiero delle sue valorose imprese, ad uso delle giovini menti” (2010) a “Enigma, la strana vita di Alan Turing” (2012), da “Chatwin, gatto per forza, randagio per scelta” (2019) a “We are the champions” (2016), con Dario Moccia ai manuali di sopravvivenza come “Big in Japan, come perdersi a Tokyo e imparare ad amarla” (2018, sempre con Moccia), “Non è mica la fine del mondo” (2017, con Francesca Riccioni) e “Vita con Lloyd, i miei giorni insieme a un maggiordomo immaginario” (2016, con Simone Tempia). 

Adesso, sempre per Rizzoli Lizard, torna nelle librerie e fumetterie il graphic novel Nevermind, la biografia a fumetti di Kurt Cobain. Il volume (112 pagine in bianco e nero,16 euro) approda di nuovo sugli scaffali a trent’anni dalla morte del leader della band che ha esportato il grunge nel mondo, in una nuova edizione ampliata con i contributi (pre/post fazione) di Davide Toffolo («Tuono, lo sciamano del fumetto italiano, ci mostra il prima, i desideri e la realtà del Kurt bambino») e di Virginia Tonfoni, a cui l’artista rilasciò un’intervista nell’aprile 2013 («nel caso di Kurt Cobain, mi dispiaceva l’idea che la sua immagine fosse ricordata su quei tristissimi poster commemorativi, con croce e date di nascita e morte», le spiegava il fumettista e illustratore pisano classe 1976 al quale oggi è dedicata una Fondazione). 

Nel suo personalissimo “Nevermind”, Tuono racconta la parte meno conosciuta dell’icona grunge per eccellenza: la sua infanzia felice di bambino dotato di un’immaginazione incredibile, la sua precoce inclinazione nei confronti delle arti e la sua iperattività. Uno scenario che cambia in modo drastico con la separazione dei genitori, che sembra gettare un’ombra di tristezza sulla vita di Kurt (cresciuto tra gli orribili bulli dei boschi americani); un senso di disillusione dal quale non riuscirà mai a liberarsi. Una biografia a fumetti intensa e toccante, che coglie e restituisce al lettore la sensibilità di questo poeta grunge, il suo lato più vero (“la scoperta del punk è stata la mia salvezza. Ha migliorato la mia autostima e mi ha mostrato che si può diventare una rockstar pur rimanendo dei disagiati totali”, si legge nel fumetto). 

Parliamo di quella rabbia priva di qualsiasi filtro grazie a cui è divenuto, suo malgrado, l’amplificatore di una generazione. E nella storia dell’escluso e tormentato Cobain, un’esistenza terminata fin troppo presto («meglio bruciare in fretta che spegnersi lentamente», è forse il più noto estratto della sua lettera di suicidio, diretta all’amico immaginario della propria infanzia Boddah, citando un brano di Neil Young), Tuono Pettinato – apprezzato da tutti per il suo carattere dolce e il suo tratto umile e ironico – rivede in Kurt il riflesso della propria tenerezza («difende il diritto all’ozio, ma è tuttavia assai prolifico», riporta la sua bio). Nel graphic novel Nevermind – che è il titolo del secondo disco dei Nirvana, pubblicato nel 1991, e decreta il successo internazionale della band statunitense grazie a 12 canzoni immortali (Smells like teen spirit, In bloom, Come as you are, Breed, Lithium, Polly, Territorial pissings, Drain you, Lounge act, Stay away, On a plain, Something in the way) – Tuono esprime tutta la sua incredibile, mai volgare, vena comica. Forte di un’irresistibile ferocia e di una profonda (poco comune) abilità di introspezione. Da leggere e rileggere.

Info: www.rizzolilibri.it/rizzoli-lizard

Articoli correlati