Le opere di Marco Emmanuele da Operativa parlano di mare e cielo senza mostarli

L'ultima mostra dell'anno della galleria romana chiude i festeggiamenti per i suoi dieci anni con le opere di Marco Emmanuele

Operativa Arte Contemporanea chiude i suoi primi dieci anni con l’ultimo opening dell’anno: venerdì 29 novembre inaugura, infatti, TESTA SALPA, la seconda mostra personale di Marco Emmanuele negli spazi della galleria romana. La mostra svela l’ultima produzione dell’artista e la sua fascinazione per i poeti d’avanguardia italiani del XX secolo. Una selezione di opere crea un dialogo sperimentale tra testi poetici, sculture e disegni, in grado di sottolineare la visionaria ricerca dell’artista.

Emmanuele si confronta da sempre con materiali di origine industriale come l’acciaio, la ceramica e il vetro, trasmutando la loro natura nel linguaggio artistico e indagandoli nelle loro potenzialità espressive. Nella sua ricerca ha sperimentato la pittoricità di pigmenti ottenuti mescolando colla e polveri di vetro. Quest’ultimo elemento è scelto da Emmanuele tra i detriti raccolti in spiaggia, differenziato per colore e macinato fino a renderlo pronto alla stesura sulla tela o sulla tavola. L’artista accosta cromie pastello costruendo le immagini per campiture piatte e materiche, con un risultato che mostra decise assonanze visive con la tecnica dell’affresco e del mosaico.

Nella prima mostra nella galleria di via del Consolato, Un Raggio Verde, nel 2021, paesaggi astratti colti in lontananza si intrecciavano a momenti intimi percepiti da molto vicino. Una ricerca della luce residuale della civiltà mantenendo un immaginario allo stesso tempo abissale e onirico.




Articoli correlati