Estate nell’arte: ecco alcune mostre da non perdere in Italia e non solo

Da Bilbao a Venezia, fino alla Capitale della Cultura. Oltre alle mostre nelle grandi istituzioni, l'estate 2024 presenta tanta arte diffusa

Tra mostre diffuse e rassegne nelle grandi istituzioni, l’estate 2024 è ricca di occasioni per vivere le vacanze all’insegna dell’arte. Che siano fresche di inaugurazione o verso la chiusura, ecco un panorama delle esposizioni visitabili in Italia, ma anche alcune incursioni nel resto del mondo.

Da Roma a Venezia: alcune mostre in Italia nell’estate 2024

Il 2024 è stato l’anno degli impressionisti, ma non solo. Con ben tre mostre tra Roma e Firenze, Louise Bourgeios fa da protagonista a Galleria Borghese, al Museo Novecento e al Museo degli Innocenti, tappe fisse per le vacanze nelle due città. Tracciando una parabola nel percorso dell’artista francese, le rassegne rappresentano l’occasione per conoscere le opere iconiche della sua produzione e, al tempo stesso, per visitare alcune istituzioni museali in Italia. E ancora a Roma, imperdibile anche la mostra diffusa delle opere di Fernando Botero, per la prima volta nelle strade della Capitale.

Un format, quello delle rassegne diffuse, sempre più in crescita. È infatti tornata per la sesta volta Hypermaremma, che popola i paesaggi del territorio toscano con installazioni e sculture contemporanee, dai gorilla di Davide Rivalta alle opere di Mauro Staccioli da poco presentate. Il concetto di “mostra diffusa” è anche al centro di Una Boccata d’Arte, il progetto che ha portato 100 artisti in altrettanti borghi italiani per rilanciarne le bellezze e il patrimonio. Un insieme di occasioni, insomma, capaci di rendere fruibili i nuovi linguaggi visivi anche lontano dalle città d’arte.

Tra le tappe da non perdere, naturalmente Pesaro, Capitale della Cultura 2024. Qui, dopo la chiusura della prima mostra “mista” di arte performativa di Marina Abramovic, ha preso il via un’esposizione di Numero Cromatico al Centro Arti Visive Pescheria. Invece, salendo lungo lo stivale, si trova al Palazzo delle Paure di Lecco la mostra Milano Anni ’60, che ha lo scopo di presentare al pubblico di un decennio tra i più prolifici del secolo scorso nel capoluogo lombardo. Visitabile fino al 24 novembre, l’esposizione include lavori di Lucio Fontana, Grazia Varisco, Piero Manzoni e tanti altri, rappresentando l’occasione per apprezzare i grandi nomi dell’arte del secolo scorso sul Lago di Como.

Sono gli ultimi giorni, invece, per visitare l’esposizione dedicata a Willem de Kooning alle Gallerie dell’Accademia di Venezia. La mostra, che analizza i periodi dell’artista in Italia, ha preso il via in parallelo agli eventi della Biennale Arte e si concluderà il 15 settembre, poco dopo la chiusura del Festival del Cinema di Venezia.

Uno sguardo all’estero

Molto spazio quest’anno è dedicato alla Pop Art. Andy Warhol e Keith Haring sono infatti protagonisti al Brandhorst Museum di Monaco di Baviera, che ha lanciato una prima retrospettiva che ripercorre l’amicizia tra i due grandi nomi del secolo scorso, indagandone l’identità artistica. Ma non solo, anche il Guggenheim Bilbao racconta la Pop Art con una mostra aperta al pubblico fino al 15 settembre. Ricalcando Six Painters and the Object, l’esposizione al Guggenheim New York che nel 1963 aveva consacrato il movimento, Segni e oggetti. Pop Art dalla Collezione Guggenheim presenta opere provenienti dal Museo Solomon R. Guggenheim di New York.

Anche alla Tate Modern di Londra è visitabile una grande retrospettiva, ma dedicata al movimento Der Blaue Reiter, una delle avanguardie artistiche più innovative del XX secolo. Si tratta di Expressionists Kandinsky, Münter and The Blue Rider, esposta nella capitale britannica fino al 20 ottobre. Includendo oltre 70 opere, la mostra restituisce un’immagine del movimento che voleva trasformare l’arte.

Ancora qualche giorno, invece, per visitare Matisse. L’atelier rouge alla Foundation Louis Vuitton di Parigi, l’esposizione dedicata al celebre dipinto dell’artista francese aperta al pubblico fino al 9 settembre. Ancora a Parigi, è esposta al Centre Pompidou Vera Molnár. Parler à l’œil, la mostra dedicata alla pioniera dell’arte digitale scomparsa alla fine del 2023. La rassegna nel museo parigino, che dall’estate 2025 chiuderà i battenti per dare il via a un lungo periodo di ristrutturazione, sarà aperta al pubblico fino al 26 agosto.

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