Fino al 26 gennaio 2025 il a Monaco di Baviera sarà possibile visitare la grande retrospettiva, Andy Warhol & Keith Haring. Party of Life che, come il Brandhorst Museum ha spiegato «è la prima mostra completa che una istituzione dedica ai due artisti». Lo stesso titolo infatti, si ispira a un motto utilizzato nelle feste di compleanno di Keith Haring, che è proprio “Party of Life”. L’esposizione «ripercorre l’amicizia tra Haring e Warhol in questo ambiente, rivelando i parallelismi nella loro identità artistica, fortemente inclusiva».

«Warhol e Haring provenivano entrambi da famiglie cristiane della Pennsylvania. Come uomini omosessuali, hanno trovato la loro casa creativa e sociale a New York, anche se a trent’anni di distanza l’uno dall’altro. Cofondatore della Pop Art, Warhol ispirò il più giovane Haring. Quest’ultimo, a sua volta, conquistò lo spazio pubblico con i suoi Subway Drawings, utilizzò la sua arte in campagne di manifesti attivisti e aprì il Pop Shop nel 1986 come luogo iconico per la vendita di oggetti d’arte a prezzi accessibili».

Photo: Elisabth Greil, Bayerische Staatsgemäldesammlungen, Museum Brandhorst, Munich
L’esposizione al Museum Brandhorst accoglie diverse opere provenienti dall’omonima istituzione, oltre a prestiti significativi da collezioni pubbliche e private. Non solo celebri capolavori di Haring e Warhol ma anche film e fotografie, materiale d’archivio, poster, dischi e oggetti di uso quotidiano. Presenti anche diversi progetti creati in collaborazione con icone dell’epoca come Richard Avedon, Jean-Michel Basquiat, Joseph Beuys, William S. Burroughs, Jenny Holzer e Robert Mapplethorpe.

Tra i principali protagonisti dell’epoca underground di New York, hanno segnato un’epoca artistica e indubbiamente senza di loro non sarebbe esplosa la pop art. A unire le loro espressioni artistiche vi è anche quell’eterno ricordo dell’infanzia. «I bambini- diceva Haring- sanno qualcosa che la maggior parte della gente ha dimenticato. Io voglio restare sempre un dodicenne, dentro». E Warhol: «Ogni minuto è come se fosse il primo della mia vita. Non ho memoria, ogni giorno è un nuovo giorno perché non ricordo quello prima».



info: Brandhorst Museum