Maurizio Cattelan è tornato da Gagosian a New York. Ma a soli dieci giorni dall’inaugurazione della nuova mostra, l’artista padovano è stato accusato di plagio. La segnalazione è arrivata in una lettera di cinque pagine recapitata a Cattelan dallo studio legale Doniger Burroughs, che indica la somiglianza tra Sunday, l’opera che dà il titolo alla personale, e la serie Bullet di Anthony James, artista britannico-americano attualmente in mostra negli spazi newyorkesi di Opera Gallery.
Le rassegne, che hanno inaugurato lo stesso giorno, presentano due opere molto simili tra loro. In entrambi i casi, i lavori consistono in lastre di metallo lucido inossidabile, placcato in oro da Cattelan e a specchio da James, bucato da fori di proiettile. Ma, a differenza dell’artista padovano, James porta avanti questo tipo di linguaggio da circa un decennio. Ragione per cui Cattelan dovrà rispondere del processo creativo di Sunday, l’opera “incriminata” che dà il titolo alla mostra da Gagosian.
“Qui le somiglianze riguardano praticamente tutte le scelte prese sia nella creazione sia nella fabbricazione dell’opera”, scrive Scott Allan Burroughs dello studio legale Doniger Burroughs nella lettera recapitata all’artista. Da qui, la replica che il curatore della mostra Francesco Bonami ha rilasciato ad Artnet News: “Cattelan non sapeva del lavoro di James. Non l’ha mai visto e non hanno lo stesso significato. Una crocifissione è una croce con un tipo inchiodato. E lo fanno dal III secolo fino a oggi. Nessuno si è lamentato di qualcuno che copiava qualcun altro. È ridicolo dire, ‘ho fatto questo prima degli altri'”.
Non è la prima volta che Cattelan viene accusato di plagio. I precedenti riguardano il caso celebre della banana fissata con nastro adesivo, per cui l’artista era stato chiamato in giudizio da Joe Morford per la somiglianza con il suo lavoro, e i modelli di cera di Daniel Druet, che secondo l’artista francese erano stati oggetto di plagio per 9 delle opere più note di Cattelan. In entrambi i casi era stato assolto.
Per la vicenda di Gagosian, però, potrebbero esserci degli sviluppi diversi. Innanzitutto, è poco probabile che Cattelan non conoscesse l’opera di James, che ha esposto la sua serie tra New York e Milano, entrambe città in cui l’artista vive e lavora. In più, la questione non si limita a una semplice somiglianza: la nuova opera di Cattelan avrebbe danneggiato il mercato di James, creando confusione su un linguaggio espressivo che lo identifica e, di conseguenza, dando luogo a una disparità di quotazioni. I pannelli di Cattelan valgono infatti 375mila dollari l’uno, mentre quelli di James 40mila.