Palazzo dei Congressi di Roma, al via la ristrutturazione

La sorprendente ristrutturazione del palazzo durerà circa 2 anni e porta le firme prestigiose di Junko Kirimoto e Massimo Alvisi

L’intervento di ristrutturazione per il Palazzo dei Congressi a Roma è costato ben 8 milioni di euro e prevede anche l’utilizzo di una parte di fondi del Pnrr. Il progetto ha una durata di circa di due anni e non è prevista alcuna chiusura al pubblico. Presenti il presidente Eur spa Enrico Gasbarra, l’amministratore delegato Angela Maria Cossellu e ovviamente gli archetti Junko Kirimoto e Massimo Alvisi, fondatori dello studio Kirimoto-Alvisi, studio di urbanistica e design fondato nel 2002 e da oramai più di vent’anni impegnato nella rigenerazione urbana.

Oltre alla ristrutturazione sono compresi piani di riqualificazione: sarà così possibile ospitare molti più eventi contemporaneamente, rendendolo maggiormente funzionale e ovviamente più competitivo. A supervisionare il progetto è invece la Soprintendenza Speciale di Roma Archeologia Belle Arti e Paesaggio. Tra gli interventi pensati anche quelli relativi alla gestione del flusso dei visitatori al piano terra e la trasformazione dell’atrio centrale in un dinamico vestibolo.

L’apertura dell’edificio risale al 1953: Adalberto Libera il nome dell’architetto ideatore del progetto, iniziato nel 1938 ed emblema di uno stile estremamente razionalista. In realtà, il Palazzo era già stata terminato nei primi anni ’40 ma per via della guerra l’inaugurazione fu rimandata. Dal 2002 al 2016 la struttura ha ospitato annualmente la fiera dell’editoria  Più libri più liberi. Ora dopo anni, il cubo di 45 metri per lato, essenzialmente in cemento e con volumi liberi al suo interno, verrà finalmente architettonicamente rivalutato.