Una riqualificazione green al Museo di Capodimonte: Sangiuliano visita il cantiere

Tra i fondi per efficientamento energetico e riqualificazione degli spazi del museo campano, anche un milione di euro dal bilancio degli Uffizi

Il cambio di guardia al Museo e Real Bosco di Capodimonte a Napoli è avvenuto nel mezzo di un cantiere già avviato. Con un investimento di oltre 40 milioni di euro, gli spazi dell’istituzione campana si preparano a rinnovarsi con interventi per l’efficientamento energetico e la riqualificazione di alcuni ambienti. Un programma corposo, che ha spinto il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano a effettuare un sopralluogo al cantiere per verificarne lo stato di attuazione. Con il ministro, anche Eike Schmidt, da gennaio alla guida del museo, il sottosegretario Gianmarco Mazzi e il capo di Gabinetto del MiC, Francesco Gilioli.

«Per l’importanza delle opere presenti nella sua collezione, Capodimonte è uno dei musei più importanti d’Europa – ha dichiarato il Ministro durante il sopralluogo – ho voluto personalmente verificare l’andamento del cantiere per questo importante investimento strategico per il museo. Nelle scorse settimane, a tal proposito, ho incontrato l’architetto Santiago Calatrava che ha già lavorato nella Chiesa di San Gennaro sempre a Capodimonte».

Il programma di restauro, riqualificazione, efficienza energetica e valorizzazione del complesso di Capodimonte permetterà il completamento delle opere e la gestione integrata dei servizi energetici, tecnologici e multimediali del Museo. Realizzato grazie a un partenariato pubblico-privato tra il Ministero della Cultura e Engie Italia, il pacchetto di interventi per il museo napoletano rappresenta un progetto pilota di transizione energetica e digitale, il primo messo in atto attraverso lo strumento del project financing con un investimento complessivo di circa 46 milioni di euro. Una volta conclusi i lavori, il sito museale sarà sostanzialmente “autosufficiente” dal punto di vista energetico, autoproducendo circa il 90% del fabbisogno attraverso l’utilizzo di fonti rinnovabili. Accanto all’efficientamento energetico, il progetto prevede anche la riqualificazione degli spazi esistenti, il miglioramento della climatizzazione, la realizzazione di nuove aree di accoglienza per il pubblico rese più funzionali grazie al supporto delle tecnologie digitali.

Così Schmidt, che per otto anni è stato alla guida delle Gallerie degli Uffizi, approda al Museo di Capodimonte in un processo già in atto. Ma non solo la figura del direttore rappresenta un punto in comune tra i due musei. Il Ministero della Cultura ha infatti disposto che 1,2 milioni di euro andranno dal bilancio degli Uffizi a quello del museo napoletano. A decidere il trasferimento è stato il direttore generale dei musei statali, Massimo Ortona, che ha predisposto il provvedimento alla fine del 2023 e che poi il ministro Sangiuliano ha decretato. Un passaggio non inusuale, e non solo tra i grandi musei. Lo scorso anno un provvedimento simile era stato predisposto per il Mann.