Ultima Generazione, un blitz agli Uffizi

Una nuova ecoprotesta alle Gallerie degli Uffizi. Stavolta gli attivisti di Ultima Generazione hanno incollato delle immagini sulla Venere di Botticelli

Un nuovo blitz di Ultima Generazione agli Uffizi. Stavolta, l’opera in questione è La Nascita di Venere di Botticelli, capolavoro del Rinascimento, che gli attivisti hanno ricoperto di immagini delle alluvioni di Campi Bisenzio, attaccate con scotch di carta alla teca a protezione del dipinto. Non è la prima volta che il movimento ambientalista presenzia agli Uffizi: nel luglio 2022 tre giovani si erano incollati al vetro protettivo della Primavera del Botticelli. «Al giorno d’oggi è possibile vedere una Primavera bella come questa?», chiedevano. In più, questa volta il fatto si è verificato nella stessa giornata del passaggio di ‘chiavi’ a Simone Verde, il neodirettore delle Gallerie.

Ad agire sono stati due militanti di Ultima Generazione. La Nascita di Venere di Botticelli è stata ricoperta «da immagini della realtà nella quale stiamo affondando, alluvioni e frane sempre più frequenti che creano danni alle case, scuole, ospedali e strade da un lato, siccità inimmaginabili dall’altro», ha spiegato Ultima Generazione. Una manifestazione non dannosa, quella degli attivisti, ma che sarà definita un crimine con la nuova legge sulle Ecoproteste.

«Sono un padre di famiglia e operatore socio-sanitario», ha dichiarato Giordano, attivista, in un comunicato preparato prima del blitz e diffuso dopo il gesto. «Oggi ho scelto di contravvenire al mio obbligo di dimora e di infrangere nuovamente la legge, rischiando la prigione per tenere fede alla mia promessa di fare tutto il possibile per proteggere la vita. Il Governo continua a fingere che i campi non siano arsi a gennaio, che l’acqua non sarà un problema quest’estate, che le case distrutte dalle alluvioni siano eventi accidentali e non causate da scelte umane. E anziché occuparsi di questi e veri problemi, fa leggi assurde».

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