Una mostra su Gramsci. Dopo Tolkien, Sangiuliano invita alla pluralità

Sulla scia delle numerose mostre letterarie, arriva da Sangiuliano l'annuncio di voler organizzare una mostra su Antonio Gramsci

Nel corso di una polemica ancora vivace intorno alla mostra su Tolkien alla Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea di Roma, il ministro Gennaro Sangiuliano lancia anticipazioni. L’intento sembrerebbe quello di lavorare a una mostra su Antonio Gramsci, perché «quando la cultura è alta non ha una dimensione politica», ha affermato il Ministro della Cultura.

TOLKIEN. Uomo, Professore, Autore ha avuto i riflettori su di sé nell’ultimo mese. Accusata di essere uno strumento nazionalistico, la mostra ha comunque attirato molti visitatori. «Mi hanno attaccato in una maniera invereconda sulla vicenda di Tolkien, invece è uno straordinario successo», ha dichiarato Sangiuliano. «Mai visto tanti numeri, soprattutto tantissimi giovani. Ho le fotografie con la fila dei giovani di domenica».

«Tolkien – ha continuato il Ministro –  è un personaggio universalmente apprezzato, da Papa Francesco a Barack Obama a Paul McCartney. Ho promosso la mostra su Calvino e invito ad andarla a vedere. È molto bella e fa riferimento a un grande della letteratura italiana».

Sull’onda di una mostra che, tra le critiche, è stata di successo, Sangiuliano esprime il proprio impegno nei confronti di una mostra su Gramsci, in un panorama di proliferazione delle mostre letterarie. Un desiderio che ha l’aspetto di un annuncio: «il prossimo anno proveremo a fare una mostra su Gramsci: la cultura deve essere plurale, aperta, dare voce a tutti quanti».

Insomma, un invito alla pluralità in un frangente in cui, con le parole del Ministro, «i numeri di ingressi nei musei italiani sono enormemente cresciuti. E stanno crescendo in maniera molto elevata gli incassi dei musei, che significa avere risorse per la valorizzazione. Stiamo lavorando moltissimo anche sulla multimedialità».