Capitale italiana dell’arte contemporanea, parte il progetto promosso dal ministro Sangiuliano

Presentata al Mic l'iniziativa per annunciare nel 2026 la prima Capitale dell'arte contemporanea. Ci si può candidare entro il 30 giugno

Era già stato anticipato l’anno scorso, ma è ora stato annunciato ufficialmente: dal 2026 l’Italia avrà una sua capitale dell’arte contemporanea. L’iniziativa, promossa e voluta dal Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, si affianca alle già esistenti “Capitale italiana della Cultura” e “Capitale italiana del Libro” e punta a incoraggiare e sostenere la capacità progettuale e attuativa delle città italiane nel campo della promozione e valorizzazione dell’arte contemporanea.

La “Capitale italiana dell’arte contemporanea” verrà istituita perché venga recepito in modo più ampio e diffuso il valore della cultura come motore per il Paese, premiando con una somma pari a 1 milione di euro progetti che puntino alla promozione di attività come mostre, festival e rassegne, oltre alla realizzazione e la riqualificazione di spazi e aree dedicate alla fruizione dell’arte contemporanea.

Attraverso la Capitale italiana dell’arte contemporanea – ha spiegato il Direttore Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, Angelo Piero Cappello intendiamo non solo mettere in luce il talento artistico, ma anche stimolare un dialogo costruttivo sull’identità culturale italiana, incoraggiando un’inclusione più ampia e una comprensione più profonda delle nostre radici e delle nostre aspirazioni future”.

Un bando pubblico, promosso dalla Direzione generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e già disponibile sul sito del Mic, permetterà di selezionare entro il 30 ottobre 2024 il progetto della città che intende proporre come “Capitale italiana dell’Arte contemporanea 2026” da sottoporre al Ministro. Le candidature saranno valutate da una giuria composta da cinque esperti indipendenti di comprovata fama nel settore della cultura e delle arti visive contemporanee, che esaminerà i progetti pervenuti entro e non oltre il 30 giugno 2024.

Coltivare questo patrimonio – ha affermato il Sottosegretario alla Cultura, Lucia Borgonzoni – è compito del Ministero, che a tal fine ha messo e metterà quante più misure in campo per esaltare le eccellenze culturali e creative delle nostre comunità, nella consapevolezza che rappresentano uno dei pilastri fondamentali per la crescita dell’Italia e che il loro valore ne aumenta l’attrattività nel panorama internazionale”. 

Tra gli obiettivi che si richiedono dalle città che si candideranno al riconoscimento c’è quello di valorizzare il territorio e promuovere le competenze locali nel settore della creatività contemporanea, coinvolgendo i giovani talenti e gli artisti contemporanei ma anche rafforzare la coesione e l’inclusione sociali oltre allo sviluppo della partecipazione pubblica. Un’attenzione particolare anche per l’innovazione e le nuove tecnologie, anche al fine del maggiore coinvolgimento delle giovani generazioni e del miglioramento dell’accessibilità.

Siamo orgogliosi – ha concluso il Ministro Sangiuliano – di questa iniziativa che tende a far partecipare i cittadini a un momento pubblico collettivo e di partecipazione, soprattutto dei giovani”.