Dal Pigneto a Polignano a Mare, l’omaggio dell’illustratore Marco Petrella a Pino Pascali

Dallo studio e dall'interesse per Pascali nasce un libriccino con i disegni di Petrella e scritti del curatore del museo di Polignano

courtesy immagine Daniele Tozzi

Una rubrica (p)artecipattiva che racconta di arte, artisti e sostenibilità

Un sabato mattina con Marco al Pigneto: colazione da Tuba, giro alla bancarella di libri di Akim dove trovi sempre ultime novità o prime edizioni a pochi euro, per poi andare a trovare Matteo nella sua libreria – galleria ST, luogo di incontro dove passi le ore a parlare di arte circondato da fotografie e libri di ogni tempo, sempre trovando qualche rarità, tanto rara che per almeno dieci minuti sparisce nascosta tra fascicoli, stampe e riviste che nel frattempo Matteo ha tirato fuori da scatole e scaffali mentre ti racconta come ha trovato quella foto, quel libro o quell’articolo.

E passando per caso la prima volta davanti a ST, Marco vede da fuori sulla parete di fondo un poster che riproduce una foto scattata nel 1968 da Ugo Mulas a Pino Pascali, sdraiato con indosso un paio di sandali.

Marco ricorda così che qualche anno prima ebbe l’occasione di visitare Polignano e il bellissimo museo Pascali sul mare. In quella mostra si misero a confronto le opere di Pino Pascali con le fotografie di Luigi Ghirri.

Precedentemente era riuscito a vedere dal vivo i Cannoni, realizzati per la galleria l’Attico e riproposti per l’occasione da Fabio Sargentini.

E lo scorso mese Marco va a Villa d’Este a Tivoli per Theatra mundi, una retrospettiva su Pino Pascali, con sculture, quadri, disegni e istallazioni: forte è l’emozione di tornare a vedere opere originali dell’autore, nel magnifico contesto della villa, e trarne ulteriore ispirazione.

Riannodando il tutto, Marco studia per conoscere meglio Pino Pascali, attraverso i libri scritti su di lui, e grazie alle notizie nonché alle foto reperibili in rete inizia a giocare con le immagini, in linea con la sua filosofia di “sperimentare e scoprire le cose”, girandoci intorno; una conoscenza empirica, istintuale, fatta con la matita e con le forbici.

Il mare, le balene, le bacinelle con l’acqua, da una parte; riferimenti femminili parziali dall’altra. Perfino i bachi da setola, rifatti con gli scovolini per nettare le pipe.

Nasce così un libriccino con i disegni di Marco e scritti del curatore del museo Pascali, Roberto Lacarbonara, che ha apprezzato l’iniziativa con grande entusiasmo, in via di pubblicazione daI piccolo editore Andante libri.

Un gioco tra Polignano a Mare e il Pigneto a Roma, considerato che Pino Pascali non credeva che “uno scultore faccia un lavoro faticoso, egli gioca, anche il pittore gioca; come tutti coloro che fanno ciò che vogliono” e, in particolare, un lavoro che piace, cui ci si dedica completamente. “Con tutto questo non si vuole parlare di gioco in senso di “puro divertimento” (è un’altra cosa!), bensì inteso come attività normale dell’uomo” (da “Pino Pascali e Carla Lonzi. Discorsi”, pubblicato per la rivista Marcatrè, 1967).

Info: marcopetrella.it

* Edoardo Marcenaro lavora da venticinque anni come giurista di impresa in società multinazionali e ha come hobby l’arte moderna, contemporanea e post-contemporanea. È collezionista e curatore di mostre, essendosi negli ultimi anni concentrato su opere realizzate su banconote americane rigorosamente originali, dai dollari che Andy Warhol firmava alla fine delle sue feste alla Factory, fino ad arrivare ai dollari distribuiti da Edoardo a tutti i suoi amici artisti per trasformarli in opere d’arte