Guastatori dell’arte, ecco come in molti hanno definito gli attivisti del movimento Just stop oil. Alla ribalta delle cronache per la scelta di sensibilizzare il mondo ai problemi ambientali in una maniera opinabile, ma dall’assicurata eco mediatica. Gli attivisti hanno prima incollato delle stampe sulla celebre opera Il carro da fieno di John Constable, poi imbrattato il famosissimo quadro I girasoli di Van Gogh con zuppa di pomodoro. Entrambe le opere, custodite alla National Gallery di Londra, sono state utilizzate dai giovani membri del movimento ambientalista come simbolo di una protesta che prende di mira l’arte al fine di risvegliare le coscienze a fronte di una politica britannica che, a parere loro, avrebbe compiuto dei passi indietro nella tutela dell’ambiente.
L’obiettivo perseguito dagli attivisti è certamente meritevole di lode, le modalità per raggiungerlo restano quanto meno discutibili. Se c’è chi si interroga sull’utilità o meno di una protesta che di fatto travolge il patrimonio artistico, il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, non ha dubbi nel condannare senza appello le iniziative del movimento Just stop oil.
«Questi comportamenti vanno arginati», ha detto Sangiuliano rispondendo alla domanda di una studentessa in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2022/2023 dell’Università Lumsa. Il ministro ha sottolineato che «il tema della conservazione dell’ambiente è centrale perché ad esso è legata la nostra sopravvivenza come individui. Quindi è un tema estremamente nobile». Tuttavia, il movimento ambientalista «sbaglia profondamente le modalità con cui vuole salvaguardare questo obiettivo nobile, quello di conservare l’ambiente, perché nella sua nozione noi non dobbiamo ricomprendere soltanto i fiumi, i laghi, il mare le montagne, che sono una cosa importantissima che dobbiamo preservare. Nella nozione di ambiente, infatti, c’è anche tutto quello che è stato prodotto in secoli di storia dall’umanità», ha continuato il titolare del dicastero della Cultura.
Il ministro ha ribadito l’importanza di comprendere quanto tutela dell’ambiente e opere d’arte siano temi strettamente intrecciati tra loro. «Nell’ambiente ci sono le torri e gli archi di cui parla Leopardi. Opere come un quadro importante di Caravaggio o un quadro del Novecento sono parte dell’ambiente – ha sottolineato Sangiuliano – Fino ad oggi queste azioni hanno avuto degli effetti molto contenuti, però c’è sempre la paura che qualcuno, qualche volta, possa sbagliare. Non credo che questo sia un modo utile di testimoniare la volontà di preservare l’ambiente perché gli si fa un danno».