Sangiuliano: nuovi interventi per la tutela delle opere d’arte italiane

Dopo i sempre più numerosi attacchi degli attivisti, il ministro della Cultura annuncia provvedimenti per tutelare i quadri

Dopo l’incessante reazione a catena delle azioni degli attivisti che nelle ultime settimane hanno imbrattato opere d’arte nei principali musei del mondo per attirare l’attenzione sulla deriva ambientale e sul riscaldamento globale, il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, propone interventi immediati a tutela delle opere d’arte italiane. Oltre alla copertura in vetro per i quadri, si ragiona su un rafforzamento dei livelli di protezione dei musei, con conseguente rischio dell’aumento dei costi dei biglietti d’ingresso.

«I continui attacchi e oltraggi che sempre più spesso avvengono a danno del nostro patrimonio artistico e culturale impongono di ripensare e rinforzare i livelli di protezione a loro presidio», ha dichiarato il Ministro. «La violenza insensata e gratuita che prende di mira i quadri, le installazioni, le opere e le strutture dei nostri musei e gallerie spinge a prendere immediati provvedimenti, a partire dalla copertura con il vetro di tutti i dipinti».

Bisogna dire che la protezione in vetro ha consentito finora di evitare grossi danni alle opere colpite. Dopo Van Gogh, Monet, Vermeer, l’ultima mostra a finire bersaglio degli attivisti è stata Andy Warhol: la pubblicità della forma, dedicata a Andy Warhol a Milano. Cinque persone hanno cosparso otto chili di farina sulla Bmw M1 dipinta dall’artista nel 1979, dopo la partecipazione alla 24 ore di Le Mans e valutata 10 milioni di dollari. Lo stesso giorno un altro gruppo di ambientalisti – Dernière Renovation – ha colpito a Parigi la statua equestre dello scultore americano Charles Ray, Horse and Rider, posizionata all’ingresso della Bourse de Commerce dove ha sede la collezione Pinault lanciandoci sopra della vernice arancione e rivestendola con una t-shirt dalla scritta: “858 days left”, in riferimento alle conclusioni di un rapporto del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico, secondo cui l’umanità dispone di tre anni per limitare le emissioni Co2.

Sangiuliano aveva condannato le azioni messe in atto nei musei di Roma e Milano e, in occasione dell’imbrattamento del quadro di Van Gogh, aveva voluto recarsi personalmente a Palazzo Bonaparte per rendersi conto di persona di quanto accaduto. «Considerato l’ingente patrimonio da proteggere, di conseguenza l’intervento rappresenterà un costo notevole per le casse del Ministero e dell’intera nazione e che, purtroppo, non potrà che prevedere un aumento del costo del biglietto d’ingresso», argomenta Sangiuliano. «Anche questa volta, l’oltraggio di pochi violenti rischia di ricadere sugli italiani e, in particolare, su coloro che vorranno andare a vedere una bella mostra».