Al via il Bestiario della Terra con un programma artistico spiazzante e pluridisciplinare

Performance, video arte, installazioni immersive e riti sonori, l'arte contemporanea di Yuval Avital arriva al Reggio Parma Festival

Il Bestiario della Terra promosso dal Reggio Parma Festival ha preso forma in un articolato e sorprendete programma artistico presentato il 9 giugno durante la conferenza stampa tenutasi nel maestoso Teatro Valli di Reggio Emilia. Oltre al presidente del festival Luigi Ferrari e l’artista del progetto Yuval Avital sono intervenuti i rappresentati delle fondazioni teatrali socie del festival, ossia il direttore della fondazione I Teatri di Reggio Emilia, Paolo Cantù, la musicologa e direttrice generale della fondazione Teatro Regio di Parma, Anna Maria Meo, insieme a Paola Donati direttrice di Fondazione Teatro Due, con il fine di raccontare la sinergia che ha animato la collaborazione. Il progetto calato in una dimensione locale tra Parma e Reggio Emilia gode di una partecipazione e di un ingegno creativo internazionale. Si tratta infatti di musei e teatri che accolgono l’arte contemporanea declinata in espressioni artistiche volte a coinvolgere lo spettatore in un esperienza plurisensoriale.

Il dominus creativo de Il Bestiario della Terra, Yuval Avital, ha infatti elaborato esposizioni accompagnate da musica e da momenti immersivi che spesso rompono il limite fisico tra l’opera e lo spettatore, per permettere a quest’ultimo di camminare, sedersi, meditare o specchiarsi all’interno dell’opera. Una prova dell’aspetto trasversale e multidisciplinare del progetto è stata consegnata al termine della conferenza stampa tramite l’inaugurazione di Anatomie squisite, mostra monografica partecipativa in stretto dialogo con fossili, animali imbalsamati e oggetti appartenenti alla collezione dei Musei Civici, in particolare alla collezione di Lazzaro Spallanzani. Partecipativa anche perché le vene e le arterie che fuoriescono dalle sale del Museo sono state realizzate grazie alle professionalità sceniche e sartoriali della Fondazione i Teatri di Reggio Emilia. Si tratta di una mostra dai colori vivaci e contrastanti caratterizzata dalla presenza di creature e materiali ibridi, dall’aspetto surrealista e conturbante che lasciano riflettere sulla complessa funzionalità del corpo umano e degli organi che lo compongono. Nel corso della giornata è stata inaugurata l’installazione sonora Il Canto dello Zooforo presso la Casa del Suono e Chiesa di Sant’Elisabetta a Parma. Il titolo nasce dai bassirilievi dello Zooforo di Benedetto Antelami, fonte di ispirazione per la partitura grafica di Avital interpretata dalle voci dei bambini della scuola comunale dell’infanzia di Balducci di Reggio Emilia. Si tratta di una monumentale scultura materica dalle sembianze di un ventre femminile che accoglie al suo interno gli spettatori per vivere un momento estemporaneo di profonda riconnessione con se stessi. L’opera nasce da un quesito posto dall’artista: “nel grembo materno siamo già umani?”. Entrare all’interno dell’installazione implica un tentativo di scorgere quel connubio tra uomo e animale attraverso un viaggio verso un io profondo e dimenticato. La parte esterna dell’installazione vede la realizzazione di un’altra composizione ispirata al Cantico delle Creature di San Francesco, eseguita dal Coro di voci bianche del teatro di Parma.

Il Canto dello Zooforo

Anatomie Squisite e Il Canto dello Zooforo saranno visitabili rispettivamente fino al 24 luglio e al 9 ottobre, periodo in cui Parma e Reggio Emilia assisteranno a una proliferazione di mostre e installazioni programmate per il Bestiario della Terra quali: Murale “Cadavre Exquis”; Lessico Animale. Prologo realizzato in collaborazione con diciannove allievi del Corso di Alta formazione Casa degli Artisti, ossia con attori che attraverso un percorso composto da performance, fotografie, musica, video e installazioni affrontano una trasformazione, diventando da attori performer, poi animali e infine dei nuovi esseri umani; infine Persona, una mostra monografica a cura di Chiara Canali e Camilla Mineo. Da ottobre a dicembre il festival sarà animato da altri due progetti, la mostra Membrane, un invito a conoscere i punti di contatto tra uomo e natura considerati elementi di un energia universale comune e Il Mostrario, un evento multidisciplinare che si articolerà in tre parti, nato dallo studio dei bestiari medievali. In definitiva il carattere poliedrico e multidisciplinare di Avital, conferirà al festival un esplosione di forme artistiche in cui l’elemento introspettivo dello spettatore verrà inevitabilmente coinvolto in quello che Avital ha definito «non un evento ma una vera opera che comincia il nove giugno e finisce a dicembre».

Info: reggioparmafestival.it