Ha inaugurato lo scorso 31 marzo e proseguirà sino al 30 aprile nei saloni espositivi dell‘Istituto Italiano di Cultura di Santiago del Cile la personale di Marco Angelini Arte e Energia. La ricerca della salvezza come impegno, a cura di Raffaele Gavarro.
La mostra è animata da un corpus di 13 opere, tutte tecniche miste su tela, realizzate mediante l’uso di celle fotovoltaiche: il più che lapalissiano rimando è quello rivolto al tema della sostenibilità energetica e dunque ambientale, che, per quanto concerne l’arte di Angelini, non può rappresentare un link di mero racconto del reale, altresì un linguaggio nuovo, una lettura di salvifica risoluzione per una comunità.Ciò che infatti da sempre rappresenta il focus, il perno nella poetica tutta dell’artista, è l’individuo, l’altro: l’altro in quanto diverso ed inconoscibile, l’altro in quanto mutevole, lui solo o facente parte di un gruppo, di una conventicola, di una comunità, e, su più larga scala, di un’etnia.
È dunque come se Marco Angelini, attraverso gli elementi che popolano le sue opere, descrivesse lo spazio (e dunque l’energia che deriva dall’occuparlo) intercettato da ogni essere umano su questo pianeta, e le infinitesime possibilità di connessioni umane che si possono verificare, creandone di nuove, certamente maggiormente vantaggiose per il pianeta stesso. Le celle fotovoltaiche assorbono, riflettono, restituiscono energia: ma questo è solo un primo sentiero concettuale tracciato da Angelini, lo spettatore è infatti perfettamente libero di ri-conoscersi e tracciare la sua strada, il suo credo.
L’Istituto Italiano di Cultura di Santiago del Cile, durante il periodo espositivo, presenta alcune attività strettamente connesse al rapporto tra energia e forme d’arte, con un coinvolgimento del pubblico locale. La mostra è realizzata con il supporto di Enel e dell’Ambasciata italiana in Cile.