Il principio del 2022 ci sta presentando molte nuove realtà che proprie nei primi mesi dell’anno stanno arricchendo lo scenario artistico della Capitale. Dopo l’apertura della nuova sede romana di Wunderkrammern nel cuore della città e la recente inaugurazione di Cosmo a Trastevere, ecco che anche Testaccio si fregia di un nuovo polo culturale Studio G, nato dalla collaborazione tra l’architetto Giada Calcagno e il curatore Giuseppe Stagnitta, pronto alla sua inaugurazione giovedì 10 gennaio 2022.
In virtù dei mondi da cui provengono i due fondatori, il lavoro dello studio si articola attraverso un’attività improntata sul rapporto tra arte e architettura, con interventi site-specific che avranno come tema di riflessione quello dell’”abitabilità dello spazio” e della necessità di trasformarlo interagendoci con il proprio vissuto creativo. Spazio inteso come luogo ideale dove poter proiettare dimensioni emotive, di significato e di condivisione.
Le nuove tendenze del mercato dell’arte contemporanea non vengono trascurate e a tal proposito infatti Studio G cavalca il trend degli NFT realizzando inviti digitali da collezione, con l’obiettivo di dare ad ogni evento culturale organizzato dai fondatori un valore aggiunto di unicità.
Ad aprire le danze nel nuovo spazio dello storico quartiere romano è Veronica Montanino. L’artista si muove nell’indagine relativa al rapporto tra ambiente e architettura. L’antico e il contemporaneo si fondono nei suoi lavori come abbiamo potuto osservare nella sua ultima personale, Rami, realizzata nel 2021 al Casino dei Principi di Villa Torlonia, a Roma.
Da Studio G, Veronica Montanino presenta un’istallazione dal titolo Natura Domestica: mobili di varie sfumature di colore a formare vanno a centralizzarsi in un unico blocco: vetrina, poltrona, cassettiera, comodino, tavolo, lavandino; e poi libri, bicchieri, piatti, ferri da stiro, aspira polveri e lampadari; e ancora forme viventi come piante in un unico corpo scultoreo al centro della stanza. È la creazione di un habitat che mostra lo sconfinamento, tra un oggetto e un altro, tra il naturale e l’artificiale, tra organico e inorganico, tra le varie specie. È come se una forza di gravità, un punto di attrazione magnetica contraesse tutto al centro, mostrando il legame tra le cose disperse.
Una metamorfosi viene messa in scena, lo Studio G si presenta come una fragile crisalide, pronta però a dischiudersi e liberare bellezza, preparandosi per un nuovo percorso ancora tutto da definire.
Studio G
Veronica Montanino, Natura Domestica