Le pessime condizioni di salute del Louvre: l’allarme richiede provvedimenti tempestivi

La direttrice Des Cars lo ha comunicato in una nota riservata al Ministero della Cultura francese. Il museo ha un disperato bisogno di interventi di ristrutturazione.

Durante un momento di profonda incertezza politica e finanziaria arriva una notizia dalle forti implicazioni economiche che avrà sicuramente delle conseguenze non facili da gestire. L’annuncio ci giunge grazie a Yves Jaeglé de Le Parisien, che ha è riuscito ad intercettare la comunicazione contenuta in una nota riservata indirizzata alla ministra della Cultura francese Rachida Dati e datata 13 gennaio, e che ha poi pubblicata sul giornale francese il 22 gennaio. In questa, la direttrice del Musée du Louvre, Laurence Des Cars, con toni e contenuti allarmanti, mette in guardia l’esecutivo sullo stato di fatiscenza del Louvre e di quali lavori sono necessari per non mettere in pericolo il palazzo e i dipinti

Lo stato della struttura

Grazie alla lettera pubblicata interamente sul quotidiano francese abbiamo la possibilità venire a conoscenza delle preoccupanti condizioni del Museo. Si fa riferimento al preoccupante livello di obsolescenza degli edifici, i quali sono sollecitati più di quanto ne siano in grado. A rischiare non è però solo il palazzo, ma anche il patrimonio che esso conserva. Difatti, alcuni spazi si trovano in un elevato stato di degrado a causa dei danni: alcune sale non sono più impermeabili, mentre le forti variazioni di temperatura mettono a rischio la conservazione delle opere.

Altro problema riguarda piramide, la quale nelle calde giornate estive si trasforma in una serra. Vengono portate alla luce gravi carenze da attribuire proprio alla progettazione della struttura in vetro inaugurata nel 1988: il sistema di raffreddamento fatto da tubi sotterranei che trasportano acqua ghiacciata non basta e la costruzione risulta molto inospitale nelle giornate più calde.

Un museo ostile

I problemi non finiscono qui: all’interno della lettera si parla anche tutte le complicazioni che si hanno nel visitare una struttura grande e ostile come quella del Louvre. Laurence Des Cars mette luce sul fatto che visitare il museo rappresenti una vera e propria sfida fisica: l’accesso alle opere richiede tempi lunghi e, in molti casi, risulta complicato. Il visitatore si trova privo di spazi adeguati in cui sostare e concedersi una pausa rigenerante. Inoltre, i servizi di ristorazione e le strutture igienico-sanitarie presenti si dimostrano insufficienti e non soddisfano gli standard internazionali di qualità e comfort. Anche la segnaletica interna necessita di una revisione totale, con un ripensamento completo per garantire un’esperienza più chiara e fruibile.

La struttura, inoltre, è particolarmente sollecitata dalla gran numero di turisti che affollano le sale più di quanto sia in grado di sostenere: la struttura è pensata per 4 milioni di visitatori all’anno, ma durante nell’anno precedente ne ha accolti 8,7 e negli anni precedenti si alla pandemia si superavano i dieci. Già da prima la direttrice aveva provato, senza grandi risultati, a imporre un limite di 30mila visitatori al giorno.

Un momento di incertezza economica

Dalla lettera emerge chiaramente che sarebbe necessario un intervento radicale, accompagnato da finanziamenti adeguati. Tuttavia, il contesto attuale è tutt’altro che favorevole: l’instabilità politica in Francia è notevole, aggravata dai tumultuosi cambi di governo dell’anno passato. Inoltre, per i musei statali risulta estremamente complesso mobilitare rapidamente risorse economiche di tale entità.

Il museo ha però bisogno di un’ingente quantità di denaro per essere rinnovato. Mentre il ministro dell’Economia, Éric Lombard, insiste ormai da giorni affinché i suoi colleghi adottino una linea di rigore, tagliando le spese dei ministeri e trovando un’intesa per una manovra da realizzare con risorse limitate, un simbolo nazionale di grande valore lancia un appello per ottenere fondi, trasformando la questione in un caso di rilievo politico e mediatico. Il Louvre ora necessita di urgenti lavori di modernizzazione con l’obiettivo di preservarne l’integrità, evitare episodi imbarazzanti e salvaguardare il prestigio della nazione di fronte alla comunità internazionale.

I provvedimenti per la Gioconda

La direttrice del museo parla anche della Gioconda di Leonardo da Vinci, attualmente esposta in una sala condivisa con altre opere e costantemente assediata da un flusso di turisti spesso poco rispettosi: l’idea sarebbe di dedicare al dipinto un’intera sala, così da agevolare il movimento dell’enorme quantità di visitatori che ogni giorno acquistano il biglietto per ammirarla. Un’alternativa, suggerita dalla stessa Des Cars, prevede di trasferire il dipinto in uno spazio diverso, migliorandone almeno le condizioni di esposizione.