Milano si illumina sino alla fine di gennaio con l’Art Billboard Project: tra la fine di Corso Como e via Garibaldi, precisamente in piazza XXV aprile, quotidianamente dalle 7 alle 23, con 480 intervalli pubblicitari da 15 secondi, una serie di scritte dell’artista Patrick Mimran si interrogano sul senso dell’arte e della vita, mettendo in discussione il senso del mondo con frasi come Art is still not where you think you’re going to find it. Collocato dunque in uno luoghi più dinamici e frequentati della città da un punto di vista commerciale, turistico e culturale, con circa 180mila persone che la attraversano ogni giorno, il ledwall di 90 metri quadrati è immediatamente diventato un punto privilegiato per portare l’arte nelle strade e coinvolgere un pubblico trasversale, senza la mediazione di gallerie o musei.



«Questo nuovo progetto a Milano ha suscitato la mia curiosità perché era la prima volta che lavoravo con pannelli LED ha spiegato Mimran. Grazie a questa tecnologia riesco a creare un effetto sorpresa ancora più forte, inserendo i miei aforismi tra i messaggi pubblicitari. Il cambiamento improvviso di argomento cattura l’attenzione, e la regolarità degli intervalli invoglia lo spettatore a rimanere per osservare il messaggio successivo». L’Art Billboard Project offre all’artista l’opportunità di spiegare in modo semplice e diretto quali sono i suoi pensieri e prospettive riguardo l’arte. Tutto il progetto è, di fatto, un’opera d’arte a sé che mette in luce prospettive in diretta opposizione o controverse riguardo allo stato degli artisti e del mondo dell’arte in generale.



Patrick Mimran, artista multidisciplinare
Nato a Parigi nel 1956, Patrick Mimran realizza installazioni dagli anni ’80, spaziando dalla fotografia alla tecnologia, dalla musica alla multimedialità. Prima di diventare artista però, è stato ex amministratore delegato di Lamborghini e compositore di musica elettronica, campo in cui attualmente ancora si cimenta. Agli inizi degli anni 2000 ha avviato il Billboard Project a Londra, che ha poi successivamente ampliato a New York, Miami, Venezia e Tokyo. Le sue opere sono state esposte in importanti musei e manifestazioni come Palazzo Venezia a Roma, la Biennale di Architettura, Art Paris e Art Karlsruhe.