Nel corso del prossimo ottobre, un numero ingente di capolavori della collezione della GNAM di Roma approderanno nelle Sale Chiablese di Palazzo Reale a Torino, dando il via alla mostra I nuovi maestri della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea.
Oltre ottanta opere iconiche del museo romano, 83 per la precisione, sono quindi pronte per sbarcare a Torino, per andare a tracciare una stagione artistica ricca di fermento, compresa tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio dei Settanta.
L’occasione dell’esposizione, nata dal necessario disallestimento di alcune sale della GNAM per fare spazio alla grande e imminente mostra dedicata al Futurismo, ha dato il volto al mastodontico progetto della rassegna torinese, creando un’opportunità unica per far fruire a un pubblico sempre più ampio gli splendidi lavori custoditi nel museo romano.
Prodotta dai Musei Reali di Torino in collaborazione con Arthemisia, la rassegna è a cura della direttrice della GNAM Renata Cristina Mazzantini e di Luca Massimo Barbero, ma conta tra i suoi protagonisti anche Mario Turetta, capo Dipartimento Attività culturali del MiC e direttore delegato dei Musei Reali di Torino.
Come suggerisce il titolo, la mostra porterà a Torino – dal 12 ottobre fino al 2 marzo 2025 – i maestri di un’importante fase creativa, quella dell’arte italiana del dopoguerra, accendendo i riflettori sulla ricchezza delle collezioni del museo romano, ma anche valorizzando i protagonisti di un patrimonio di 20mila opere unico in Italia, quello della GNAM, che celebra i grandi maestri degli ultimi due secoli.
Prosegue così la nuova narrazione avviata dalla Direttrice della GNAM, che in questo caso oltrepassa i confini romani del museo, evidenziando il ruolo centrale che l’istituzione ha avuto per il Paese, sin dalla sua fondazione, nella costruzione di un enorme patrimonio artistico moderno e contemporaneo.
Una narrazione che si inserisce nella serie di operazioni desiderate e in parte già avviate da Cristina Mazzantini, tra cui il consolidamento dell’immagine del museo e la volontà di riconfigurare il percorso espositivo, con l’intento di illustrare a tutti la qualità e la ricchezza della collezione seguendo un criterio monografico e storico, capace di mettere in luce la persona dell’artista, oltre alle sue opere: «La GNAM – aveva già precisato a Inside Art – conserva molte opere eccezionali, con nuclei corposi di autori del calibro di Alberto Burri e Lucio Fontana, o di avanguardie come la Metafisica e il Futurismo, o di movimenti come l’Arte Povera e la Transavanguardia, che oramai sono molto noti anche sulla scena internazionale e che meritano un allestimento monografico. Il che significa dedicare una sala ad un movimento o a un artista, per illustrarne la complessità e l’evoluzione».
Tra i capolavori della GNAM che raggiungeranno Torino, molti esemplari iconici della collezione romana, come quelli di Pino Pascali ed Ettore Colla, ma sono presenti anche lavori di Alberto Burri, Carla Accardi, Michelangelo Pistoletto, Mimmo Rotella e molti altri.
La lista completa delle opere
Carla Accardi, Composizione, 1964
Franco Angeli, Immagini negative
Afro Basadella, Autoritratto
Afro Basadella, Natura Morta
Afro Basadella, Ombra Bruciata, 1956
Afro Basadella, Il castello, 1963
Afro Basadella, Grande ocra, 1973
Afro Basadella, Viale delle Acacie, 1967
Afro Basadella, Senza titolo, 1968
Alberto Burri, Gobbo, 1950
Alberto Burri, Catrame 1950
Alberto Burri, Nero, 1961
Alberto Burri, Ferro SP, 1961
Alberto Burri, Grande bianco bis, 1968
Alberto Burri, Grande legno G 59
Alberto Burri, Nero cretto G5
Giuseppe Capogrossi, Superficie 117
Giuseppe Capogrossi, Superficie 600
Giuseppe Capogrossi, Superficie 207
Giuseppe Capogrossi, Superficie 512
Giuseppe Capogrossi, Superficie 335
Giuseppe Capogrossi, Superficie 290
Giuseppe Capogrossi, Superficie 456
Ettore Colla, Rilievo con bulloni o Rilievo chiaro, 1958-59
Ettore Colla, Rilievo con rombo, 1961
Ettore Colla, Divinità industriale, 1966
Ettore Colla, Genesi 1955-56
Piero Dorazio, Rilievo relativo (ai tempi di percezione), 1951
Piero Dorazio, Natura morta, 1947
Piero Dorazio, Composizione astratta, 1956
Piero Dorazio, Minus one, 1959
Piero Dorazio, Phantazo, 1972
Piero Dorazio, Di maggio, 1967
Tano Festa, Armadio con elementi e figura riflessi nello specchio
Tano Festa, La città di Genova
Giosetta Fioroni, Ragazza TV (o La ragazza della televisione), 1964-65
Giosetta Fioroni, Elisa Martinelli, 1966
Lucio Fontana, Concetto Spaziale, 1949-53-57
Lucio Fontana, Concetto spaziale. Teatrino, 1965
Lucio Fontana, Concetto spaziale. Attesa, 1959
Lucio Fontana, Concetto spaziale. Attese, 1963
Lucio Fontana, Concetto spaziale, 1959
Lucio Fontana, Concetto spaziale. Natura, 1959
Beatrice Lazzari, Bice, (nelle tre versioni del 1959-62-63)
Sergio Lombardo, J.F Kennedy che parla al telefono, 1962
Piero Manzoni, Achrome – Bianco, 1968
Piero Manzoni, Achrome – Batuffoli, 1961
Piero Manzoni, Achrome – Lana di etro, 1961
Piero Manzoni, Achrome – Bianco, 1962
Gastone Novelli, Quadro scultura, 1968
Gastone Novelli, Gesto respinto
Gastone Novelli, Dice meraviglioso
Gastone Novelli, Poetry reading tour, 1961
Pino Pascali, L’Arco di Ulisse, 1968
Pino Pascali, Cesto, 1968
Pino Pascali, Primo piano labbra, 1964
Pino Pascali, Bachi da setola, 1968
Pino Pascali, Senza titolo (cavalletto), 1968
Pino Pascali, Ricostruzione del dinosauro, 1966
Pino Pascali, Ruderi del prato, 1964
Pino Pascali, Contropelo, 1968
Michelangelo Pistoletto, I visitatori, 1968
Michelangelo Pistoletto, Un giovanotto (La smorfia), 1962-75
Mimmo Rotella, Astratto. Lo Spirito di Dharma, 1959
Mimmo Rotella, Composizione Astratta, 1957
Mimmo Rotella, Up-tempo, 1957
Mimmo Rotella, Mitologia 3, 1962
Mimmo Rotella, Senza titolo, 1962
Maio Schifano, Incidente D662, 1963
Mario Schifano, Paesaggio versione anemica con smalto e anima, 1965
Mario Schifano, Uomini a passeggio
Toti Scialoja, Sul nero, 1957
Toti Scialoja, Senza titolo, 1975
Giulio Turcato, Arcipelago, 1970
Giulio Turcato, Ricordi di New York, 1963
Giulio Turcato, Composizione con tranquillanti, 1961
Giulio Turcato, Composizione (superficie lunare)