Annunciati i vincitori del Premio italiano di Architettura al MAXXI

L'iniziativa, giunta alla quinta edizione, è promossa dal MAXXI e Triennale di Milano. Premio alla carriera all'architetto Pierluigi Nicolin, direttore di Lotus International

La cerimonia di premiazione, che si svolge con cadenza annuale tra Roma e Milano, è avvenuta giovedì 13 giugno al MAXXI di Zaha Hadid, presieduta dal presidente della fondazione Alessandro Giuli e dal direttore creativo Francesco Stocchi. Tre i premi assegnati: uno per il miglior edificio o intervento realizzato negli ultimi tre anni da un progettista o uno studio italiano o con base professionale in Italia, il premio under 35 e il premio alla carriera.

Il Premio miglior edificio 2024 è assegnato a Pietro Martino Federico Pizzi – Studio Pizzi, per il progetto della Cantina Vinicola Ceresé. L’avanguardistica struttura si trova nel Parco Naturale di Montevecchia e della Valle del Curone, in provincia di Lecco e si colloca a ridosso di un pendio collinare.

Il gruppo Grazzini Tonazzini Colombo composto dai progettisti Michele Grazzini, Andrea Tonazzini e Giorgia Colombo si aggiudica il Premio Under 35, con l’installazione Quintessenza, già vincitrice del Nxt 2024, l’iniziativa promossa dal museo contemporaneo romano. La proposta, aveva convinto la giuria «per la sua capacità di realizzare un vero e proprio padiglione, con un uso molto particolare del materiale di rivestimento, rispondendo appieno ai criteri di sostenibilità, facile realizzazione e qualità architettonica». Il progetto riesce perfettamente a dialogare con i volumi dell’edificio e con le trame di piazza Alighiero Boetti.

Infine, all’architetto, editore e direttore della rivista Lotus e critico internazionale Pierluigi Nicolin è stato conferito il Premio alla carriera. Vincitore nel 1972 del Concorso Internazionale per la Nuova Sede della Università della Calabria a Cosenza assieme a Vittorio Gregotti, Emilio Battisti, Hiromichi Matsui, Franco Purini, Carlo Rusconi Clerici e Bruno Viganò e socio fondatore della Gregotti Associati, nel 2003 aveva ricevuto dalla Triennale la Medaglia d’oro dell’architettura italiana.

Come dichiarato dal presidente Boeri, «questa premiazione rappresenta un doveroso riconoscimento all’incessante lavoro di critica, docenza universitaria, ricerca e cura editoriale sull’architettura italiana e internazionale che ha portato avanti per oltre cinquant’anni».

La prestigiosa giuria che ha accuratamente selezionato i nomi è composta dalla direttrice del dipartimento di Architettura del MAXXI Lorenza Baroncelli, dal presidente di Triennale Milano Stefano Boeri, dal senior curator di architettura Pippo Ciorra, dalla curatrice di Triennale Nina Bassoli, Cornelia Mattiacci di Fondazione Prada, dall’architetta Sara Marini, Stefano Pujatti di ELASTICOSPA e Michael Obrist di TU Wien.

info: Premio italiano di Architettura 2024

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