#Panel 2 – Francesca Bazoli: «L’altra faccia dell’imprenditoria è la creatività: l’esempio di Brescia»

Il Presidente della Fondazione Brescia Musei racconta il cambiamento culturale di Brescia e la funzione del patrimonio artistico come strumento civico

«Credo che sia interessante parlare di Brescia in un contesto di dimensione nazionale e internazionale, perché la città presenta questa forma di governance particolare che unisce pubblico e privato». Così Francesca Bazoli, presidente della Fondazione Brescia Musei, ha esordito nel suo intervento a The ART Symposium l’evento organizzato da Inside Art e dalla Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea e dedicato al rapporto tra imprese pubbliche e private per lo sviluppo del sistema culturale nazionale – raccontando, nel secondo panel Arte e Isitituzioni, nuove prospettive per il Paese il cambiamento culturale di Brescia. Ponendo il capoluogo lombardo come exemplum di crescita e la funzione del patrimonio artistico come strumento civico, Bazoli ha evidenziato l’importanza di trasformare il patrimonio in strumento per far crescere la comunità.

Francesca Bazoli, photo Claudia Rolando

«La Fondazione – ha spiegato – amministra gran parte dei beni museali statali, ma anche molte realtà private, e questa unione è molto efficiente perché ci consente di avere un campo più ampio. Quando mi sono candidata alla presidenza della Fondazione, ho proposto come direttori non solo personaggi del campo, come storici dell’arte, ma anche imprenditori e figure di altri settori».

Operazioni attraverso cui la Fondazione ha intercettato le varie forze della città e le sue sinergie, coinvolgendo una fitta rete di imprenditori che la sostengono fermamente. «Negli ultimi anni, quindi, si è verificato un cambiamento, perché le forze vive della città sono state capaci di esprimersi sul piano culturale. E in questo l’anno della Capitale della Cultura ha reso ancora più evidenti queste nuove potenzialità».

«L’eredità culturale è una parola chiave – ha proseguito – perché è un insieme di risorse a cui la comunità contemporanea dà valore. Chi fa parte di quella comunità è un co-erede, il che implica una responsabilità verso il patrimonio, ma anche una domanda sulla ragione che ci spinge a conservare l’arte per le future generazioni. Le nostre istituzioni museali hanno sempre più un compito di far usufruire il patrimonio al pubblico: il patrimonio è lo strumento per far crescere la comunità, per cui i musei devono essere lontani dall’immagine del palazzo chiuso. Collaborando con altri organi sociali, come le associazioni, il museo può diventare un veicolo della democrazia».

«Quello che abbiamo fatto in questi anni – ha concluso – è stato far cambiare l’auto-percezione della città, il che permette di far cambiare anche quella di chi viene a visitarla. Faccio l’esempio di Brescia, ma è un modello esportabile in ogni città, perché permette di creare consapevolezza a livello comunitario sul patrimonio culturale. Quello che vediamo davanti, invece, è la trasformazione dei luoghi della cultura in piazze aperte».

Francesca Bazoli è presidente della Fondazione Brescia Musei dal 2018. Di professione avvocato civilista, con specializzazione in diritto civile e societario ed esperienza di consigliere d’amministrazione di società, fondazioni, enti non profit, è presidente anche della Editrice Morcelliana.

info: musei.com

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