Il fumetto più famoso d’Italia, Topolino, riprende – eccezionalmente per questa settimana – le storiche ambientazioni della Reggia di Caserta. Il numero, uscito l’8 maggio ed in edicola per i prossimi giorni, è letteralmente andato a ruba vista la particolarità della storia raccontata. È però Zio Paperone il protagonista della vicenda narrata dal titolo Zio Paperone e la regale ispirazione: il papero sarà la guida molto speciale della Reggia di Caserta, che per l’occasione diventa (ovviamente!) “Quackserta”. Il celebre architetto Luigi Vanvitelli che ha realizzato la sontuosa dimora borbonica a partire dal 1752 si trasforma invece in “Vanenselli”.
Una narrazione affascinante e inclusiva, in grado di avvicinare alla storia e all’arte un target di pubblico molto più esteso, visto che il fumetto di Topolino è davvero immortale, tra i più amati ed acquistati in edicola fin dal 1949. Bellezza, segreti e curiosità della reggia casertana sono raccontati in maniera giocosa e attrattiva, in una retorica che ci ricorda che – imparare divertendosi – è sempre possibile.
Ma chi era Luigi Vanvitelli?
Tra i maggiori interpreti del Neoclassicismo, l’architetto e pittore è nato a Napoli nel 1700 da uno dei più importanti esponenti del vedutismo, l’olandese Gaspar van Wittel. Tra le sue decorazioni romane ricordiamo la funzione di pittore “copista” presso la Reverenda Fabrica di S. Pietro e la decorazione pittorica della cappella delle Reliquie nella basilica di Santa Cecilia in Trastevere. Non tutti sanno forse, che partecipò a due dei più importanti concorsi del ‘700 indetti sotto il pontificato di Clemente XII Corsini: quello per la Fontana di Trevi – vinto poi da Nicola Salvi – e quello per la facciata di San Giovanni in Laterano, dove fino all’ultimo si contese la vittoria con il fiorentino Alessandro Galilei che però -ahimè – era pupillo e protetto del cardinal nipote Neri Corsini. Fu poi Carlo III di Borbone a commissionargli la Reggia di Caserta che gli permise – per la fama raggiunta – altre importanti committenze, come la ristrutturazione della facciata del Palazzo Reale di Napoli. Una fama che continua a sopravvivere, visto che adesso lo conosce anche Topolino!