Lo spazio COSMO di Trastevere inaugura la personale di Rita Mandolini Muovendomi, stando ferma curata da Daniela Cotimbo. Il progetto site-specific dell’artista evoca un paradosso, esplora una contraddizione, ovvero che per stare fermi bisogna necessariamente muoversi e viceversa. Come non pensare dunque, ai versi di Eugenio Montale quando nel 1971 scriveva «tu sola sapevi che il moto/non è diverso dalla stasi/che il vuoto è il pieno e il sereno/ è la più diffusa delle nubi».
Tra le opere esposte, Autoritratto con liquirizia, una ricerca fra la forma e l’informe di una Medusa attualizzata che pietrifica con il suo sguardo. Saltimbanchi, in cui si «insegna la danza degli amanti» e la creazione che dà il titolo all’intera mostra, Muovendomi, stando ferma dove due piedi femminili spingono con forza le ante di un armadio in un’eterna opposizione tra identità e interiorità, alla ricerca di quel segreto che sembra appartenerci.

«Ispirata dalla peculiarità dello spazio espositivo, ex basilica consacrata a Sant’Apollonia, comunicante con l’adiacente teatro Belli, l’artista elabora un percorso finzionale che ingloba memorie personali e collettive, materialità e suggestioni, aprendo squarci inaccessibili tra le crepe del quotidiano. Da tempo impegnata nella ricerca pittorica, per questa occasione Mandolini utilizza l’installazione multimediale, audio-video, per indagare la propria relazione con il luogo, muovendosi in punta di piedi (si fa per dire) tra gli interstizi, le nicchie e le pieghe: danzando, spingendo, nascondendosi per non esser trovata».




Oscurità, luoghi piccoli e nascosti in cui potersi rifugiare sono le tematiche principalmente indagate dall’artista, che – spesso impegnata nella ricerca pittorica – questa volta utilizza un’installazione audio-video «per esplorare il linguaggio artistico come rimedio all’alienazione, rituale espiatorio, finzione tanto reale nella misura in cui incarna desideri rimossi o indicibili, sogni, allucinazioni, attraversamenti di soglie». Una curiosità quasi perversa, inquietante, ossessiva: con movimenti, suoni e visioni l’artista Rita Mandolini prova a interrogarsi su tutti gli indicibili modi attraverso cui indaghiamo luoghi e non luoghi.

Rita Mandolini, Muovendomi stando ferma
fino al 22 maggio
Cosmo – Piazza di Sant’Apollonia 13, Roma
info: cosmotrastevere.it