Dal 1994 negli spazi dell’Ex Casa del Combattente, la Fondazione Menna riflette su se stessa. Tra i presupposti di questa indagine, il ruolo dell’istituzione nel campo dell’arte e della critica contemporanea, ma anche la sua centralità nelle dinamiche urbane e culturali della città di Salerno. Da questi punti fermi ha preso vita SPLEEN. Tre opere per la Fondazione Filiberto e Bianca Menna, un progetto espositivo a cura di Gianpaolo Cacciottolo e Massimo Maiorino che sarà presentato il 4 maggio.
Richiamando il rapporto immaginato da Baudelaire tra l’artista e la città moderna, SPLEEN include tre opere pensate appositamente per la Fondazione Menna, intesa come snodo centrale della mappa urbana in termini di potenziali esperienze estetiche. La Fondazione e i suoi spazi storici, di cui gli artisti hanno tenuto conto nei rispettivi lavori, appaiono così come punto strategico di comunicazione tra città e singoli. Realizzati da Davide Sgambaro, Marco Strappato e collettivo damp, i progetti site specific si propongono di costruire una sorta di “spazio transizionale” in cui l’esperienza dell’arte sia al tempo stesso esperienza della vita e dove l’opera d’arte possa inserirsi nella città.
Per le tre opere di SPLEEN sono previste inaugurazioni separate. Il lavoro di Davide Sgambaro, Hey there you, looking for a brighter season (moth), sarà presentato il 4 maggio, giorno in cui si terrà anche la conferenza stampa dedicata all’intero progetto e a cui saranno presenti Letizia Magaldi, Presidente della Fondazione Filiberto e Bianca Menna, Francesco D’Acunto, Presidente SEV Iren, Francesco Morra, Consigliere della Provincia di Salerno, della Direttrice artistica della Fondazione Filiberto e Bianca Menna di Salerno, Stefania Zuliani (Università degli Studi di Salerno) e dei due curatori Gianpaolo Cacciottolo (Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale) e Massimo Maiorino (Università degli Studi di Salerno). Il 24 maggio si terrà invece la presentazione dell’opera di Marco Strappato, Qui mi sento a casa, mentre è prevista per il 14 giugno quella di Hikikomori del collettivo damp.
Accanto al programma espositivo di SPLEEN è previsto anche il convegno Oltre il Museo: curare ed esporre nello spazio pubblico, a cura dell’ABCD Associazione Studenti DiSPaC e moderato da Olimpia Di Domenico, il ciclo di proiezioni dello storico format Arte di sera della Fondazione Menna e un calendario di laboratori didattici a cura di Rita Ventre. Il catalogo sarà invece presentato nell’autunno 2024 insieme al documentario sull’intero progetto realizzato dal regista Elio Di Pace. SPLEEN è stato realizzato con il sostegno di SEV Iren e con il patrocinio del DiSPaC – Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale dell’Università degli Studi di Salerno.
info: fondazionemenna.it