Cristoph Büchel a Fondazione Prada, dove la storia sopravvive grazie agli oggetti

La mostra a Venezia di Cristoph Büchel indaga il rapporto tra denaro e uomo, offrendo il ritratto di un dominio storico-culturale

«Dove la storia sopravvive grazie agli oggetti», afferma Cristoph Büchel alla presentazione della nuova mostra Monte di Pietà, in corso fino al 24 novembre nella sede di Ca’ Corner di Fondazione Prada a Venezia. L’artista ed unico autore del progetto espositivo si rifà alla storica sede dei mercanti veneziani che dal 1834 al 1969 ospitò il banco dei pegni della città, per indagare il concetto di debito radicato nella società umana e di questo come mezzo di controllo culturale.

Dal denaro alla valuta digitale, dal bene materiale all’immaterialità del suo valore, nella mostra Büchel attribuisce a tutto un costo, dietro al quale vive l’essere umano ed il suo riscatto sociale. In merito alla ricerca di un riscatto dal dominio finanziario che esercita la società sull’uomo, l’artista spiega di aver ideato l’intero percorso espositivo come un set cinematografico, nel quale il visitatore è chiamato ad interpretare la sua natura di calcolatore, e di concepire l’intera struttura come un percorso di redenzione.

L’esposizione è un’installazione suggestiva, che si dispone su due piani: quello terra e quello primo nobile. Non a caso vi è una bipartizione dell’opera che è un ascensione del concetto di “materia”, da concreto ad astratto, come può essere rappresentato nel passaggio dalla banconota alla moneta virtuale. Monte di Pietà percorre i confini tra la dimensione fisica e virtuale della contemporaneità, ponendosi da decodificatore delle leggi finanziarie. Questo grazie all’attività online di una granfluencer e l’attivazione di una moneta digitale, che abbattono il muro della finzione e dell’interpretazione, mostrando un quadro a tinte fosche dell’umanità, soggetta al dominio monetario.

Per Cristoph Büchel l’istituzione, nel primo 1800, di un organo di prestito come il Monte di Pietà ha rappresentato la nascita del consumatore moderno. Il ritratto di questo consumer della modernità è un mosaico di fragilità e finzione, che la mostra abilmente restituisce al visitatore, guidandolo tra i cimeli di una quotidianità sopravvissuta all’era della digitalizzazione. In questo spazio-tempo si posiziona l’opera protagonista dell’intera esposizione The Diamond Maker (2020). Una valigia contenente diamanti realizzati artificialmente rappresenta il bagaglio della contemporaneità, che vuole poter ricavare guadagno arrivando a riprodurre la stessa natura. «Ogni bene è ragione di benessere per chi lo possiede», spiega Büchel. In fondo la mostra non è che una narrazione autobiografica dell’umanità interrotta dalla storia, che ritirare l’uomo con i suoi stessi beni.

Monte di Pietà
Dal 20 aprile al 24 novembre 2024
Fondazione Prada, Ca’ Corner della Regina – Venezia
info: fondazioneprada.org

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