Fuori Biennale: ecco tutti gli eventi da non perdere

Da Palazzo Grassi al Museo Correr, il Fuori Biennale 2024 include numerose iniziative in concomitanza con l'Esposizione Internazionale

Si avvicina l’inaugurazione della 60. Esposizione Internazionale d’Arte, che aprirà le porte il 20 aprile con Stranieri Ovunque. Accanto al programma ufficiale è previsto il Fuori Biennale, ricco palinsesto di eventi collaterali che tra mostre e iniziative popoleranno diversi spazi della città.

Tra le esposizioni da non perdere, Musei delle Lacrime di Francesco Vezzoli. La mostra, ospitata negli spazi del Museo Correr, apre a una diversa esperienza del patrimonio storico-artistico attraverso una sua rilettura, in cui mescola elementi iconici della tradizione con tratti pop. Con lo scopo di sovvertire i paradigmi di un linguaggio visivo definito dalle regole della mascolinità, Vezzoli ricama delle lacrime sui volti dipinti, rendendo l’arte un’esperienza intima e privata. A cura di Donatien Grau, l’esposizione entra in dialogo con la collezione del Museo Correr e sarà aperta al pubblico dal 17 aprile al 24 novembre 2024.

Al Museo di Palazzo Grimani sarà invece presentata I Am Hymns of the New Temples, la prima personale dell’artista egiziano Wael Shawky. Realizzata in collaborazione con il Parco Archeologico di Pompei, la mostra unisce un’opera filmica di Shawky e una selezione di lavori tra sculture e disegni, in dialogo con la collezione archeologica del Museo e con i suoi saloni storici. L’esposizione è a cura di Massimo Osanna, Andrea Viliani e Gabriel Zuchtriegel e sarà visitabile dal 17 aprile al 30 giugno 2024.

Dal 17 marzo gli spazi di Palazzo Grassi ospitano Ensemble, una visione d’insieme sul linguaggio di Julie Mehretu. A cura di Caroline Bourgeois in collaborazione con l’artista stessa, la mostra ripercorre in capitoli la carriera di Mehretu, di cui sono esposti oltre sessanta lavori tra dipinti e incisioni, tra cui diverse opere provenienti dalla Pinault Collection. Tra architetture invisibili e presenze fantasmatiche, la mostra pone in dialogo i lavori dell’artista con quelli di altri nomi, da Nairy Baghramian a Jessica Rankin, mescolando arti visive, cinema e poesia. L’esposizione rimarrà visitabile fino al 6 gennaio 2025.

Punta della Dogana presenta invece Liminal, la più grande mostra realizzata finora da Pierre Huyghe. Aperta al pubblico dal 17 marzo al 24 novembre 2024, la rassegna a cura di Anne Stenne include un vasto nucleo di opere dell’artista francese, tra cui alcune provenienti dalla Pinault Collection. Secondo un’idea di esposizione come rituale in cui si generano nuove possibilità di interdipendenza tra eventi ed elementi che si manifestano, Pierre Huyghe presenta opere concepite come delle finzioni speculative capaci di evolvere nel corso della mostra.

Nel quadro di un nuovo programma di accoglienza pensato per Casa Venezia e destinato ad artisti italiani e internazionali, Fondazione ICA Milano presenta al pubblico Microwave Sky, il progetto site-specific dell’artista Olympia Scarry in dialogo con un film di Raven Chacon. L’esposizione è a cura di Alberto Salvadori e sarà aperta al pubblico dal 22 aprile al 24 novembre. Tra il 17 e il 21 aprile sarà invece presentato in anteprima da CURA l’ultimo capolavoro del filmmaker di origini lituane Jonas Mekas. Dal titolo REQUIEM, il progetto della videoinstallazione è a cura di Francesco Urbano Ragazzi e sarà visitabile alla Società Dante Alighieri, che per la prima volta apre le sue porte al pubblico dell’arte contemporanea.

info: labiennale.org