David Lynch porta le sue stanze segrete al Salone del Mobile 2024

Due identiche e speculari "stanze del pensiero" immaginate come porte simboliche. David Lynch ci porta in un viaggio interiore oltre i confini del tangibile

Interiors. A Thinking Room è il titolo della installazione di David Lynch presso i padiglioni 5 e 7 del Salone del Mobile di Milano. Si tratta di stanze gemelle, vere e proprie Wunderkammer emozionali tra pensieri metafisici, mondi onirici, con una finalità più rivolta al pensiero che al metafisico. Lynch è un artista visionario, tra i più influenti registi di sempre e con un immaginario visivo che si estende ben oltre il mondo cinematografico. Non a caso, attorno agli spazi, è stato appositamente costruito un percorso visuale di schermi che riproducono le scene dei suoi film.

Uomo colto ed eclettico, da sempre interessato agli aspetti più intimi dell’essere umano, ma anche musicista, fotografo, pittore e Oscar alla carriera nel 2019. L’architettura, il design e l’estetica del colore hanno sempre rivestito un ruolo fondamentale nella sua filmografia, motivo per cui il contesto del Salone del Mobile risulta perfettamente in linea con lo stile dei suoi progetti. Il tramite fra le due realtà è stato il regista Antonio Monda che ha affermato che per «Lynch la falegnameria è più di un hobby» e che si è dimostrato subito entusiasta di partecipare attivamente al Salone. Una esperienza totalmente immersiva che intende indagare la relazione che sussiste tra gli interni delle stanza e l’essenza interiore degli individui.

Le due stanze inoltre appaiono come uno spazio con una enorme seduta in legno circondata da tubi di ottone. Il tutto risulta avvolto da un sipario di velluto blu, che richiama il celebre capolavoro di David Lynch Velluto Blu del 1986. Un dialogo inquietante che destabilizza chiunque entri all’interno delle Thinking Room. Lo stesso Monda ha riferito che «la prima reazione sarà di spiazzamento e solo dopo arriva la seduzione». La poetica di Lynch riesce perfettamente a concretizzarsi in queste installazioni, in una eterna dialettica tra una irriducibile realtà e smisurata immaginazione

info: salonedelmobile.it

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