L’arte fa ancora da protagonista all’Aeroporto di Fiumicino. Dopo la presentazione delle vetrate di Giotto in occasione dei cinquant’anni di Aeroporti di Roma, al “Leonardo da Vinci” prende posto una nuova opera d’arte, stavolta contemporanea. Esposta a partire dal 9 aprile nella Piazza del Terminal 1, Master of Mistakes è l’opera dell’artista romano Daniele Sigalot che invita i passeggeri e la comunità aeroportuale a fermarsi e a ripensare agli errori commessi nella propria vita, con la consapevolezza che questi rappresentino ingredienti preziosi di ogni esperienza.
La nuova proposta, dopo essere stata esposta alla Galleria Nazionale, è stata presentata nel corso di una cerimonia, alla presenza dell’amministratore delegato di Aeroporti di Roma Marco Troncone, del presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati Federico Mollicone, dell’assessore al Turismo, Sport, Cultura, Giubileo, Lavoro e Formazione Professionale del Comune di Fiumicino Federica Poggio, dell’assessore al Commercio e Attività Produttive del Comune di Fiumicino Raffaello Biselli e del presidente di Cultura Italiae Angelo Argento.
Con lo scopo di narrare il valore collettivo del pensiero civico, Master of Mistakes si presenta come una scultura sferica del diametro di circa 300 centimetri, composta da centinaia di fogli d’alluminio che formano un planisfero dinamico in cui gli elementi ricreano la proiezione fisica di un doppio terrestre. Come accade in altri lavori di Daniele Sigalot, specializzato nel muoversi sull’ambiguità dei materiali, l’opera diventa l’occasione di autoanalisi che si rivolge anche al pubblico. «Una forma – ha spiegato l’artista – che sembra leggera e si appesantisce nell’accumulo; questa non è una pipa, né un foglio di carta, ma un pezzo di alluminio. Posti uno accanto all’altro, diventano una figura gigante, nulla di valoroso ed eroico, ma un monumento dedicato a ciò che di noi vorremmo dimenticare».
«Con Master of Mistakes si arricchisce la proposta culturale e artistica del nostro aeroporto – ha commentato l’amministratore delegato di Aeroporti di Roma, Marco Troncone – offrendo ai nostri passeggeri e a tutta la comunità aeroportuale un’opportunità di riflessione. L’intensa programmazione artistica e culturale si è da tempo inserita nella strategia di ADR e ci ha consentito in questi anni di trasformare il Leonardo da Vinci in un luogo unico, una vetrina delle bellezze e della creatività del nostro Paese, inserita in un sistema che coniuga l’eccellenza dei processi operativi alla qualità del servizio offerto da tutti i nostri operatori e partner». «Una strategia – ha concluso – che ci ha consentito di essere annoverati nell’élite globale degli aeroporti 5 stelle Skytrax e di essere confermati da ACI World proprio poche settimane fa, per la settima volta consecutiva, migliore scalo europeo per la qualità dei servizi offerti nella categoria degli aeroporti con oltre 40 milioni di passeggeri».
Come sottolineato da Troncone, la nuova proposta per il “Leonardo da Vinci” si inserisce all’interno di una programmazione per gli spazi dell’aeroporto che negli ultimi anni ha conferito all’arte un ruolo di primo piano. La società di gestione aeroportuale ADR, parte del Gruppo Mundys, ha infatti ripensato il concetto di aeroporto, un luogo dove trova concreta applicazione la roadmap della sostenibilità, caratterizzato dall’orientamento dell’azienda verso innovazione, sviluppo sostenibile e digitalizzazione, oltre ad una forte spinta verso la contaminazione culturale. Esito di questo approccio alla realtà dell’aeroporto e al suo ripensamento rispetto al concetto di non-luogo, il configurarsi del “Leonardo da Vinci” come un vero e proprio “Museo diffuso”. Un proposito, questo, che implica una valorizzazione del patrimonio culturale e artistico italiano, classico e contemporaneo, in tutte le sue declinazioni.