Terme di Caracalla: dopo oltre un millennio torna l’acqua!

Il recupero delle Terme di Caracalla ha richiesto un finanziamento di 500.000 mila euro in un suggestivo intervento super contemporaneo

Dopo ben 1800 dalla loro costruzione, le Terme di Caracalla sono nuovamente arricchite dal loro elemento fondamentale: l’acqua. Il progetto è nato sotto l’egida della Soprintendenza Speciale di Roma, diretta da Daniela Porro e da una idea di Mirella Serlorenzi, alla direzione della struttura archeologica. Il complesso termale accoglierà una vasca centrale di 42 per 32 metri con acqua a sfioro su tre lati.

«Con questo spettacolare Specchio la Soprintendenza desidera innescare un processo di rinnovamento in un intervento di architettura contemporanea che si armonizza con quella antica, per consolidare il ruolo delle Terme di Caracalla come un centro promotore di cultura e arte. Il ritorno dell’acqua non è solo una meraviglia fine a sé stessa, gioia per gli occhi e per lo spirito, ma vuole essere simbolo concreto di riconnessione con l’antico»

La vasca dalla forma lineare ricorda quella della Natatio, vera e propria piscina olimpionica scoperta dalla forma rettangolare e regolare, fonte di svago e diletto per gli antichi romani. L’installazione architettonica protagonista di questo ritorno alle origini, si chiama non a caso Specchio d’acqua ed è stato realizzata dalla collaborazione degli architetti Hannes Peer e Paolo Bornello.

Lo Specchio si erge dal terreno per soli 10 centimetri ed è una sorta di palcoscenico dell’acqua, destinato a una serie di attività artistiche, performative e culturali. Sul fondale invece 20 getti d’acqua completamente immersi e accompagnati da riflettori tra giochi e suggestivi movimenti generati dalla luce. A circondare il tutto infatti, un led perimetrale a luce calda e un impianto di armonizzazione in grado di produrre vapore, aumentando ancora la realistica impressione delle terme.

Il sontuoso complesso termale fu voluto dall’imperatore Lucio Settimio Bassano con lo scopo di offrire agli antichi romani i bagni più grandi della capitale. Le vasche potevano ospitare fino a 1.600 persone ed erano dotate di un sistema davvero all’avanguardia per il tempo, che consentiva un costante ricambio e riscaldamento dell’acqua. A caratterizzare la bellezza delle Terme di Caracalla era sopratutto la ricchezza delle decorazioni, poi depredate nei secoli successivi e finite – in alcuni casi – ad adornare le fontane di Roma, come quelle di Piazza Farnese, o le colonne di Santa Maria in Trastevere