Oscar 2024: Christopher Nolan vince (quasi) tutto. Ecco tutti i premiati

La notte degli Oscar 2024 premia, come era prevedibile, Oppenheimer ed Emma Stone. L'Italia torna a mani vuote con "Io capitano" di Garrone

La notte degli Oscar 2024 ha visto trionfare Oppenheimer di Christopher Nolan con ben 7 statuette, visto le 13 nomination del capolavoro – ricordiamolo – già vincitore di 5 Golden Globes. Miglior film, miglior regista (nonostante sia uno dei registi più acclamati della sua generazione, Nolan non aveva ancora mai vinto un Oscar!), miglior attore per Cilian Murphy, migliore attore non protagonista per Robert Downey Jr, ma anche migliore colonna sonora grazie a Ludwig Göransson, fotografia con Hoyte van Hoytema e montaggio con Jennifer Lame.

Povere Creature! di Yorgos Lanthimos se ne aggiudica 4, tra cui come era prevedibile, anche quella alla strabiliante protagonista Emma Stone, che trionfa – come sempre – persino sul Red Carpet rendendosi ancora una volta protagonista della profonda connessione che lega moda e cinema. Nessuna manica a sbuffo alla Bella Baxter, ma un vestito statuario e architettonico con top a peplo, realizzato su misura da Louis Vuitton. Al film anche il meritatissimo Oscar 2024 per i Migliori costumi, per il trucco e per la scenografia. 

Migliore attrice non protagonista è Da’Vine Joy Randolph, premiata per il suo ruolo in The Holdovers; miglior sceneggiatura originale se lo aggiudica il thriller francese Anatomia di una caduta, firmato da Justine Triet mentre per quella non originale abbiamo American Fiction di Cord Jefferson. Grande flop per il tanto acclamato Barbie di Greta Gerwig, campione di incassi al suo esordio, che vince solo il premio per la Migliore canzone originale con What was I made for? di Billie Eilish. Addirittura la protagonista Margot Robbie sembra aver detto addio al rosa Barbie, sfilando per l’occasione in un maxi dress nero fasciante di Versace, definito proprio come «abito di rottura» dall’iconica bambolina.

Miglior film internazionale e miglior sonoro vanno a La zona di interesse di Jonathan Glazer, che soffia il prestigioso premio all’italiano Matteo Garrone, regista di Io Capitano. Miglior film d’animazione al testamento artistico di Hayao Miyazaki Il ragazzo e l’airone. La statuetta per il Miglior documentario va infine a 20 giorni a Mariupol del regista Mstyslav Chernov, che racconta i primi giorni dell’invasione russa in Ucraina e costituisce il primo prestigioso riconoscimento per questo paese.

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