Si chiamano Amata phegea, ossia le falene che annunciano l’arrivo della primavera, quella delle stagioni ma anche quella della sfera affettiva ed emotiva. Da questo poetico ma anche oscuro animale, prende il titolo la prossima personale di Luana Perilli, artista romana nata nel 1981, che inaugura sabato 10 marzo nelle sale espositive del Casale dei Cedrati nel parco di Villa Pamphili a Roma, e sarà visibile fino al 15 aprile 2024. L’esposizione fa parte del ciclo espositivo ideato e curato dalla storica dell’arte palermitana Lori Adragna. La mostra – Amata appunto – presenta una intersezione di media differenti che quindi originano infiniti linguaggi espressivi, tra scultura, installazione e video.
«Falene diurne e nere – afferma l’artista – che sono al centro della mia indagine con l’attuale progetto di etnozoologia “cantalamissa”». Amata inoltre è anche un titolo di una sua opera esposta realizzata in pelle, ceramica e legno che celebra il mito cinese della metamorfosi femminile e della nascita del baco da seta, la cui origine si perde in innumerevoli leggende orientali.
La ricerca di Luana Perilli investiga la profonda relazione che riguarda gli individui e la collettività, tra ricerca antropologica, memoria ed esperienze che direttamente riguardano la società Recentemente il suo interesse è incentrato su elementi legati alla comunità e sui prodotti di quest’ultima: produzione artigianale, linguistica, con un importante interesse dedicato alle architetture e ai luoghi marginalizzati. Particolare rilievo nella sua produzione, anche l’analisi sui modelli di aggregazione naturale nelle società di animali eusociali, come in questo caso, alcuni insetti.
Luana Perilli, Amata
dal 10 marzo al 15 aprile 2024
Casale dei Cedrati, parco di Villa Pamphili, via Aurelia antica 219