“Babel” la nuova personale di Mirko Baricchi da Atipografia

"Babel" è la nuova esposizione dell'artista ligure nella galleria Atipografia, che ne indaga la produzione visiva negli ultimi 10 anni

Babel sarà visibile sino al 18 maggio 2024, negli spazi di Atipografia, antica tipografia trasformata in un vivace spazio contemporaneo che si trova ad Arzignano, comune veneto in provincia di Vicenza. Il progetto espositivo personale di Mirko Baricchi coinvolge oltre 20 opere su tela e carta, che restituiscono le varie frasi del percorso creativo dell’artista ligure, tra pittura, grafica e illustrazione. Giorgio Morandi e alcuni fondamentali del Rinascimento, tra le le sue ispirazioni visive. Lo stesso titolo della mostra “Babel”, allude ovviamente al mito biblico della Torre di Babele: la torre aspira al cielo, nelle sue infinite strutture, così come i cicli della produzione dell’artista generano infinite forme, sfumando l’una nell’altra senza mai esaurirsi del tutto.

La gestualità dell’artista crea stridenti sgraffiature e cancellature improvvise, che generano paesaggi mentali sconfinati, dominati dalla tonalità del verde – come nella serie Selva – e da una forte gestualità pittorica. Mirko Baricchi sceglie di non incentrare le sue opere su una tematica precisa, affinchè sia la pittura con tutta la sua storia espressiva la vera protagonista dell’esibizione, in una arte che è interiormente esplorata, denudata e scomposta ma mai oscurata. L’artista continua a sfidare la pittura nella sue innumerevoli possibilità esecutive, attraverso tratti rapidi, talvolta quasi nervosi, e persistenti nel segno indelebile delle sue tele.

Babel è un percorso emotivo, che supera ogni tratto di sperimentazione linguistica ed espressiva, in una riflessione acuta che celebra il profondo equilibrio tra stesura e asportazione del colore. L’interesse dell’artista è così sempre rivolto a un linguaggio inclusivo e alla ricerca di una superficie che sia slegata e autosufficiente e in cui qualunque tensione visiva possa essere liberata nell’estensione e nei contorni della tela. Così spiega Baricchi la sua poetica: «la motivazione che mi ha sempre mosso non è mai stata quella della mera rappresentazione lirica o narrativa. Scelto un pretesto, per me era necessario l’atto del dipingere. Dipingere la pittura, questo è il punto: la pittura è il soggetto e l’oggetto».


Babel, di Mirko Baricchi
Dal 24 febbraio al 18 maggio 2024
Atipografia, Piazza Campo Marzio 26, Arzignano (Vicenza)
info: atipografia.it