Pisa diventa il più grande museo a cielo aperto d’Italia

Importanti artisti internazionali, come Gaia o Kobra, sono stati coinvolti a Pisa per questo progetto totalmente dedicato alla street-art

A Pisa è stato recentemente inaugurato il più esteso museo a cielo aperto, tutto dedicato all’arte urbana. Quattromila metri quadrati di superfici dipinte con 20 artisti internazionali appositamente scelti e 25 opere diffuse in tutta la cittadina marittima. Il progetto si è avvalso della collaborazione Start Attitude, del Consiglio della Regione Toscana, della Provincia e Comune di Pisa, della Fondazione Pisa e della Fondazione Palazzo Blu. Pisa infatti, non è affatto estranea a questa tipologia di arte, visto che custodisce Tuttomondo, ultimo murale di Keith Hering del 1989, prima della sua morte, che ovviamente fa parte del percorso e che si pone come eredità assai importante.

Tuttomondo è stato concepito sulla parete esterna della chiesa di Sant’Antonio Abate. Peculiarità è che a differenza di molti dipinti “temporanei” dell’artista, venne ritenuta come una installazione permanente destinata a restare. Inoltre Hering non era solito titolare le sue creazioni ma per questa rilasciò inconsuete dichiarazioni: «Titoli? Una domanda difficile, perché non do mai un titolo a niente… Nemmeno questo dipinto ne ha uno, ma se dovesse averlo sarebbe qualcosa come… Tuttomondo

Il percorso del museo a cielo aperto si snoda tra il murale di Kobra, Connessioni, ispirato alle scoperte di Galileo e alla scienza, e poi prosegue per tutta la Darsena. L’opera del brasiliano, realizzata nel 2023, è tra i murales più grandi di Italia, con oltre 160 metri quadri di superficie. La tela su muro gioca sulla storia di Pisa, da Repubblica marinara a patria di Galileo.

Tra gli artisti coinvolti anche Gaia, già presente nella città dal 2017. Per l’occasione aveva realizzato un’opera di grandi dimensioni sulle pareti esterne dell’azienda Saint Gobain multinazionale dell’edilizia sostenibile dal titolo Re-Nasci. Altro murales da lui realizzato nel medesimo anno è Articolo 21. Si passa poi alle opere più recenti di Etnik e Zed1 al Deposito della Polizia Idraulica – con cui idealmente il museo è stato inaugurato – e alle opere di Moneyless, Etnik, Zed1, Aris, Gio Pistone, Massimo Sospetto nel quartiere di Porta a Mare. Il risultato finale è un itinerario molto suggestivo e accessibile, percorribile a piedi o in biciletta.