Le sculture del Vittoriano, che ne decorano la parte frontale e i lati verranno restaurate grazie a un progetto di rinnovamento finanziato da Bulgari – brand nato a Roma 140 anni fa e dunque particolarmente legato alla capitale – e condotto dall’istituzione culturale VIVE. In particolare, si parla delle due fontane ornamentali del Il mare Adriatico di Emilio Quadrelli e Il mar Tirreno di Pietro Canonica. Il restauro riguarda anche le sculture in bronzo dorato del Il Pensiero di Giulio Monteverde e L’Azione di Francesco Jerace. A queste si aggiungono i pennoni di Gaetano Vannicola, le due Vittorie alate di Edoardo Rubino e Edoardo De Albertis.
«Uno dei simboli della nazione, sia del Risorgimento che della Repubblica, ma anche un’opera d’arte da tutelare e valorizzare» ha dichiarato la direttrice Edith Gabrielli. «Da bambino – racconta Jean-Christophe Babin, amministratore delegato di Bulgari – consideravo il Vittoriano, assieme al Colosseo, come il monumento simbolo di Roma. Oggi, a sessant’anni di distanza dalla mia prima visita alla Città Eterna, sono davvero emozionato nel contribuire al suo restauro. Roma ispira una dimensione gigantesca e il gruppo Bulgari deve tanto se non tutto a Roma, fonte continua di ispirazione, essendo la città più ricca d’arte al mondo. Ora vogliamo rendere a Roma quel che Roma ci ha donato» . Un intervento che sembrerebbe apparentemente stridere con i recenti lavori per la costruzione della linea C, ma che in realtà non rappresenta «alcuna contrapposizione fra la conservazione e l’innovazione». I lavori partiranno il prossimo 4 marzo e dureranno fino al 25 settembre, periodo in cui il cantiere sarà visibile e su prenotazione, visitabile dal pubblico.