Raggiunge la quota di un milione di euro il budget stanziato da parte della Fondazione per l’arte moderna e contemporanea Crt a favore della GAM di Torino e del Castello di Rivoli per le acquisizioni nel 2024. Un provvedimento volto a rendere la città un punto di riferimento in Italia per l’arte contemporanea, investendo tanto nel campo della formazione per le professioni del mondo dell’arte quanto nell’arricchimento delle collezioni delle due importanti istituzioni piemontesi. Raddoppiando i finanziamenti rispetto a quanto stanziato nel 2023 – un milione a fronte di 515.000 euro – la Fondazione, attiva dal 2000, intende favorire la valorizzazione della GAM e del Castello di Rivoli sul piano internazionale.

Ad annunciarlo è stata Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, presidente della Fondazione dal luglio del 2023, che ha presentato alle OGR le linee guida del suo mandato. «Ventiquattro anni fa la Fondazione ha concepito e attivato un modello unico, dando inizio a un dialogo virtuoso tra pubblico e privato», ha dichiarato la Presidente. «In un’ottica di continuità, ciò che mi preme è mettere al centro la vocazione sperimentale di quel modello, ampliandola con progetti all’altezza delle ambizioni della città e della regione», ha concluso Patrizia Sandretto, ponendo al centro del suo programma anche la formazione e l’educazione. Accanto ad esse, nel piano 2024-2027 figurano altre questioni chiave, dalla focalizzazione sullo spazio pubblico come spettro privilegiato per realizzare opere attraverso un processo di coinvolgimento di abitanti, enti locali, associazioni, all’internazionalizzazione e all’attenzione nei confronti della comunità, sviluppando progetti tesi alla costruzione di pluralità.

«La Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea Crt è già oggi, ma vorremmo che fosse sempre di più, un laboratorio di idee e di stimoli», ha invece affermato Fabrizio Palenzona, presidente della Fondazione Crt. Il desiderio è quello di fare di Torino anche una città delle professioni dell’arte, dalla quale far nascere ed emergere non solo artisti ma anche le altre figure professionali che rendono così speciale questa industria, come i curatori, i producer o gli allestitori. Vogliamo puntare sul nostro patrimonio di idee e progetti, ma soprattutto sulla nostra collezione che già è di livello internazionale», ha concluso.
Tra i primi nel 2024, il progetto Radis, che avrà l’obiettivo di realizzare un patrimonio di opere di arte pubblica in Piemonte coinvolgendo gli abitanti, gli enti locali e le associazioni. La prima edizione sarà realizzata in provincia di Cuneo, con la collaborazione della Fondazione Crc, con un’opera destinata alla Valle Stura.