‘I HATE LA’: l’altra faccia del sogno americano con gli occhi di Federico Hurth

Federico Hurth, l'autore di 'Wasted Youth', esplora in un libro fotografico la realtà dei bassifondi di Los Angeles

Tra fascino underground ed estetica minimalista, Federico Hurth è emerso nel mondo della fotografia contemporanea con uno sguardo focalizzato sull’esperienza urbana. Estraendo dettagli grezzi dalla vita quotidiana nelle città con la sua macchina analogica, Hurth ha messo a punto Wasted Youth, un vero e proprio reportage in cui la narrazione cinematografica si unisce a intenti documentaristici. All’interno del progetto, che il fotografo ha definito «un diario fotografico personale nel quale raccolgo immagini istantanee di momenti di spensieratezza», si è sviluppato I HATE LA, un libro fotografico narrativo che racconta con estetiche crude i margini di Los Angeles.

Classe 1998, Federico Hurth è originario di Lugano, in Svizzera. Subendo il fascino delle città e del loro tessuto, Hurth ha sviluppato uno stile fotografico che risente dell’incontro con il lavoro di Hedi Slimane, ma anche dello studio su Helmut Newton, Wolfgang Tillmans, Eugene Richards e William Eugene Smith. Da qui, uno sguardo a metà tra il documentaristico e l’underground, posato sulle strade delle grandi città del mondo, da Rio de Janeiro a Tokyo.

Uno spazio privilegiato per questa indagine immersiva, la città di Los Angeles, di cui offre un ritratto disincantato in I HATE LA. Con scatti che vanno dall’iconica Venice Beach alle strade di Skid Row, Federico Hurth ha sfidato i cliché del sogno californiano, portando alla luce la cruda realtà che si cela sotto la sua superficie, raccolta poi nella forma-libro. Esaminando i lati oscuri della città, composto di decadenza ed eccessi, di criminalità e dipendenze, Hurth rivela le sfaccettature negative di Los Angeles, mettendo in ombra la narrazione che le propone come un paradiso da ammirare.

info: federicohurth.com

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