‘Una Galleria, Tante Collezioni’, alla GAMeC di Bergamo si ripensa il patrimonio

La galleria bergamasca propone al pubblico un nuovo allestimento: 'Una Galleria, Tante Collezioni' racconta un patrimonio eclettico

Una Galleria, Tante Collezioni è il nuovo allestimento che dal 10 febbraio 2024 la GAMeC di Bergamo presenterà al pubblico. L’esposizione, che consisterà nella restituzione ai visitatori della ricchezza e l’eclettismo del patrimonio d’arte moderna e contemporanea della città, è concepita per restare in visione nelle sale della sede di Via San Tomaso per diverso tempo, in parallelo con il programma Pensare come una montagna che nei prossimi due anni coinvolgerà Bergamo e il suo territorio con progetti diffusi realizzati in collaborazione con artisti e comunità locali.

Tra gli scopi del nuovo percorso, anche il proposito di accompagnare il pubblico verso l’apertura della futura sede della Galleria. Presentando le raccolte museali da una prospettiva differente, l’esposizione si pone in una direzione diversa rispetto a quanto indagato dal ciclo La Collezione Impermanente, la piattaforma di ricerca, espositiva e laboratoriale nell’ambito della quale – dal 2018 al 2023 – la GAMeC ha presentato una serie di mostre temporanee con l’obiettivo di sollecitare una riflessione sul carattere dinamico delle proprie collezioni.

A cura di Sara Fumagalli, Valentina Gervasoni, A. Fabrizia Previtali, Una Galleria, Tante Collezioni vuole infatti far emergere le differenze tra i nuclei che compongono le raccolte del museo. Tratto principale dell’esposizione sarà però quello di costruire un dialogo non cronologico tra le oltre 150 opere di maestri del Novecento italiano e internazionale con lavori di artisti contemporanei, in un percorso che si snoda nelle nove sale espositive. L’allestimento si organizza in nuclei che manifestano intrinsecamente una varietà di linguaggi, stili, correnti e prospettive spesso distanti tra loro, svelando al contempo dei tratti della loro origine: il gusto dei collezionisti, le loro visioni sul passato o sul contemporaneo, la ricerca di autori che sono stati raccontati dalle mostre temporanee, o ancora le iniziative promotrici del lavoro di artisti e curatori realizzate dall’istituzione.

Perno dell’allestimento, l‘identità e la storia del patrimonio della GAMeC, donato alla città da privati e artisti, o acquisito nell’arco di diversi decenni. Proprio attraverso questo mezzo si metteranno in luce opere appartenenti al più ampio numero di nuclei delle Collezioni finora esposti, alcune delle quali presentate al pubblico per la prima volta. A cura di Maurizio Bosa, il progetto di allestimento traduce in metafora spaziale e morfologica l’idea dinamica del “mettere in mostra” quanto conservato nei depositi della Galleria.

Le sale accolgono dipinti di autori del Novecento, parte della Raccolta Gianfranco e Luigia Spajani, una selezione di opere di Giacomo Manzù e della Raccolta Stucchi, centrata sugli anni Cinquanta e Sessanta, e un nucleo corposo di lavori risalenti alla seconda metà del Novecento, confiscati in Lombardia e gestiti dall’Agenzia Nazionale per l’amministrazione dei beni sequestrati. In più, anche una selezione delle donazioni di artisti e collezionisti del nuovo millennio, che comprende le opere entrate a far parte del patrimonio del museo grazie a importanti fondi e premi. Tra questi, il Premio Lorenzo Bonaldi per l’Arte – EnterPrize, riconoscimento internazionale che dal 2003 la GAMeC dedica ai curatori under 30; il Meru Art*Science Award, che da oltre dieci anni sostiene le ricerche di artisti che indagano il legame tra arte e scienza; il Club GAMeC Prize, ideato nel 2016 dall’associazione degli amici della Galleria, che premia l’opera di giovani artisti italiani; e il Fondo intitolato al collezionista Arturo Toffetti, che ha reso possibile la realizzazione di importanti personali dedicate ad artisti contemporanei.

In mostra anche i lavori entrati nelle Collezioni nell’ambito dei progetti che negli ultimi anni la GAMeC ha sviluppato grazie al supporto della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura come Italian Council, il programma di promozione internazionale dell’arte italiana, e PAC-Piano per l’Arte Contemporanea, che destinano finanziamenti finalizzati all’incremento delle collezioni pubbliche italiane. A completare l’esposizione, una serie di fotografie della Raccolta Lanfranco Colombo, alcuni esemplari di medaglie e relativi modelli donati da Vittorio Lorioli, e una selezione di film dell’archivio Nino Zucchelli.

Frutto di una nuova prospettiva, Una Galleria, Tante Collezioni rappresenta un’occasione per ripensare l’istituzione e rafforzare ulteriormente le radici che legano la GAMeC al suo territorio, mantenendo sempre attivo il dialogo tra il museo e la comunità e continuando a lavorare all’arricchimento del patrimonio pubblico, specialmente in vista del trasferimento nella nuova sede.

Previsto anche un programma speciale in occasione dell’apertura, che dal 10 al 13 febbraio 2024 proporrà al pubblico diverse attività gratuite, tra visite e laboratori.

info: gamec.it