Il Musée national de la Marine di Parigi riapre con un nuovo volto

Chiuso dal 2017, il Musée national de la Marine ha subito un restyling generale e interventi sulla museografia. A guidare i lavori, l'elemento dell'acqua

Una nuova vita per il Musée national de la Marine di Parigi, che dopo sei anni di chiusura ha riaperto i suoi spazi completamente rivoluzionati. Per la prima volta dalla sua fondazione l’istituzione francese ha affrontato un restyling generale con lo scopo di porsi come un «museo di società, aperto sul suo tempo», ma ha subito interventi di ristrutturazione e restauro anche negli impianti tecnici e nella museografia.

Di fronte alla Tour Eiffel – al di là della Senna -, il Musée national de la Marine è ospitato nel Palais de Chaillot in piazza del Trocadero fin dal 1937, ma la fondazione risale al 1748, quando Henri Louis Duhamel du Monceau donò al re Luigi XV una prima collezione di modellini di navi antiche, destinata poi ad ampliarsi. In più, il museo conta sei sedi in diverse località in Francia: oltre a quella centrale di Parigi, l’istituzione si trova anche a Brest, Port Louis, Rochefort, Tolone e Dugny.

Con un budget di oltre 70 milioni di euro, gli spazi del museo parigino sono stati ripensati e ridisegnati. La ristrutturazione architettonica è stata affidata a due studi, h2o architectes e Snøhetta, affiancati anche dagli architetti dei monumenti storici Lionel Dubois e Pierre Bortolussi, mentre l’agenzia britannica Casson Mann si è occupata della museografia.

Una risposta, quella del restyling, a una situazione di necessità. «La frequentazione era in costante calo, la presentazione delle opere era invecchiata e il museo aveva bisogno di lavori di rimessa a norma per la sicurezza. Nel 2014, un rapporto redatto da alcune personalità su richiesta di Jean-Yves Le Drian, il ministro della Difesa dell’epoca, raccomandava di conservare il museo, ma di modernizzarlo e, soprattutto, di aprirlo al futuro. Il ministro condivise le conclusioni del rapporto e mi affidò il progetto di recupero». Queste le parole di Vincent Campredon, direttore del museo dal 2015 e ufficiale della Marina militare francese.

Con un ampio spazio per l’accoglienza del pubblico, il Musée national de la Marine presenta oggi un percorso più fluido, che i progettisti hanno ottenuto mantenendo intatti alcuni elementi originari del palazzo. Creando una maggiore interazione tra le sale dell’edificio, i nuovi ambienti presentano delle forme ondulate: un richiamo all’elemento dell’acqua, protagonista indiscussa del rinnovamento.

Il museo presenta oggi un percorso espositivo che si articola in sezioni tematiche. Tra queste, Arti della navigazione, che include vari strumenti, dalle carte e bussole, fino ai moderni gps, Scultura navale, dove si espongono anche delle figure di prua), e Tempeste e naufragi, che presenta al pubblico oggetti provenienti da navi e naufragi.