Golden Globe 2024: chi ha vinto e chi no

A Miyazaki il premio per il miglior film d'animazione, Lanthimos si aggiudica ben due nomination. Tutti i premi della serata

Torna l’amata cerimonia dei Golden Globe, alla sua 81esima edizione condotta dal comico filippino Joy Koy. La stagione hollywoodiana che premia i professionisti che più si sono distinti nel mondo del cinema ha visto trionfare innanzitutto Christopher Nolan con il suo Oppenheimer che si aggiudica ben cinque statuette: Miglior film drammatico e Miglior regia. Cillian Murphy, che interpreta Oppenheimer nella pellicola, vince invece come Miglior attore in un film drammatico, mentre il riconoscimento per Miglior attore non protagonista va a Robert Downey Jr., che nel film interpreta Lewis Strauss.

Riceve il Golden Globe come Miglior film d’animazione Il ragazzo e l’airone di Hayao Miyazaki, uscito da pochissimo nelle sale italiane e già sostenuto dal consenso del vasto pubblico (oltre che dal fedele entusiasmo dei fan più affezionati). La storia ha conquistato gli spettatori intrecciando il mondo fantastico e stregato del regista con riferimenti biografici alla sua infanzia. Così facendo, l’83enne Miyazaki dà vita a una mitologia personale, dove realtà, sogno e incubo si fondono, tra scenografie rigogliose e ambienti da togliere il fiato.

Due Golden Globe anche per Povere Creature! di Yorgos Lanthimos, vincitore del Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia. In uscita nelle sale italiane il 25 gennaio, l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Alasdair Gray riceve il premio come Miglior commedia o musical e Miglior attrice, con Emma Stone che interpreta la protagonista Bella Baxter. 

Per il film Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese vince con Lily Gladstone come Miglior attrice in un film drammatico; mentre Paul Giamatti trionfa come Miglior attore in una commedia o musical in The Holdovers – Lezioni di vita di Alexander Payne. E ancora, con la sua interpretazione di Diana Spencer in The Crown, Elizabeth Debicki vince il premio come Miglior attrice non protagonista in una serie; mentre l’umorismo dissacrante di Ricky Gervais nello spettacolo Armageddon viene premiato come Miglior spettacolo di stand-up comedy. Infine, Anatomia di una caduta di Justine Triet vince come Miglior film non in lingua inglese, lasciando a zero il film Io capitano di Matteo Garrone.

Barbie, la pellicola di Greta Gerwig riceve inaspettatamente soltanto due premi, nonostante il massiccio consenso da parte del pubblico ricevuto in estate: e infatti vince il premio per il successo cinematografico o del botteghino (nuova categoria presentata per la prima volta quest’anno), e per la Miglior canzone originale, What was I made for? di Billie Eilish e Finneas.

Nel panorama delle serie tv si impone Succession, serie tv nata nel 2018 da un’idea di Jesse Armstrong che racconta le vicende e i giochi di potere della famiglia Roy, proprietaria della rete di media e intrattenimento più grande al mondo. La serie porta a casa ben quattro premi: Miglior serie drammatica, Miglior attore in una serie drammatica per Kieran Culkin (che interpreta Roman Roy), Miglior attrice per Sarah Snook, e Miglior attore non protagonista per Matthew Macfadyen. 

Segue sul podio la serie televisiva The Bear, che riceve ben tre statuette: il titolo vince come Migliore serie commedia o musical; mentre Jeremy Allen White e Ayo Edebiri, i due protagonisti, vengono entrambi premiati come Miglior attore e Miglior attrice nella stessa categoria. Infine, la serie Beef – Lo Scontro di Jake Schreier vince il riconoscimento come Miglior miniserie o film per la televisione, con Steven Yeun e Ali Wong come Miglior attore e Miglior attrice.