Appunti per la storia. Sky Arte presenta il film sull’Arte Povera

In onda il 28 novembre, il documentario ripercorre la nascita del movimento poverista attraverso il racconto di artisti, galleristi e critici

Appunti per una guerriglia. Era il 1967 e il critico d’arte Germano Celant pubblicava quello che sarebbe diventato negli anni il Manifesto dell’Arte Povera. Chiamando a raccolta tutti quegli artisti che prediligevano il processo al prodotto, utilizzando materiali esclusi dal processo artistico, Celant sviluppa insieme agli artisti con i quali dialoga, sperimenta, organizza le mostre, influenzando in maniera profonda lo sviluppo dell’arte contemporanea in Italia e all’estero. A distanza di sessant’anni Sky Arte manda in onda il 28 novembre alle 21.15 –  in streaming solo su NOW e disponibile anche on demand – il documentario Arte Povera – Appunti per la storia, una produzione Sky e Good Day Films, che ripercorre la nascita del movimento poverista attraverso il racconto di artisti, galleristi e critici dell’epoca.

Giulio Paolini, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto, Gilberto Zorio, Pier Paolo Calzolari, Giovanni Anselmo, Michelle Coudray, Lia Rumma, Antonio Tucci Russo, Fabio Sargentini, Carolyn Christov-Bakargiev, Beatrice Merz, Silvia Fabro, Paolo Mussat Sartor, Gianfranco Benedetti e Giorgio Colombo sono gli artisti che hanno fatto parte del movimento, i galleristi che ne hanno curato le mostre, i fotografi che hanno immortalato le loro opere, i familiari che hanno condiviso la loro vita. Tutti ricordano con orgoglio di aver fatto parte di un movimento artistico libero, che ancora oggi possiede una forza dirompente che travalica i confini nazionali e che si è nutrito di rapporti interpersonali, del desiderio di aprire nuovi orizzonti, di gallerie pensate e gestite come luoghi di incontro e confronto. Particolarmente preziosa una inedita conversazione con Germano Celant realizzata durante l’allestimento della retrospettiva di Jannis Kounellis del 2019 presso la Fondazione Prada a Cà Corner a Venezia.

Girato in diverse location – il Museo Castello di Rivoli, la Collezione Giancarlo e Danna Olgiati di Lugano, lo studio di Giulio Paolini, la Fondazione Merz, Magazzino Art di NY, i Giardini della Venaria con le opere di Giuseppe Penone, la Cittadellarte di Pistoletto, la Galleria di Lia Rumma, la Fondazione Calzolari di Fossombrone, la GAM di Torino e molti altri luoghi rappresentativi – il documentario, con la voce narrante di Giuseppe Cederna, diretto da Andrea Bettinetti e prodotto da Michele Bongiorno, si dipana in un continuo rimando tra passato e presente, lungo percorso dove le immagini delle opere si mescolano agli spazi che le ospitano e alle foto e ai filmati originali del tempo.

*Il film è stato realizzato in collaborazione con Gruppo Unipol e Azimut Capital Management, e con il supporto di Collezione Olgiati e Galleria Christian Stein, e con il sostegno della Film Commission Torino Piemonte Doc Film Fund.