Alla ricerca del bosco sacro: Yuval Avital presenta due mostre a Lecce

Attivo nel territorio salentino, Yuval Avital ricerca il tema del bosco nella mostra della Fondazione Biscozzi | Rimbaud e in quella appena inaugurata del MUST

Originario di Gerusalemme, Yuval Avital è un artista multimediale e compositore attivo a Milano e nel Salento. E proprio nella capoluogo salentino Avital presenta due mostre che ruotano entrambe attorno al tema del bosco, pure se con declinazioni diverse.

Ad ospitare la prima, a cura di Massimo Guastella, è la Fondazione Biscozzi | Rimbaud. Lucus, aperta al pubblico fino al 7 gennaio 2024, è il quinto appuntamento proposto dalla Fondazione fin dalla sua nascita nel 2018. Con l’intento di promuovere l’arte moderna e contemporanea, l’istituzione ha alle spalle un programma di mostre con protagonisti Angelo Savelli (L’artista del bianco, 2021), Salvatore Sava (L’altra scultura, 2022), Grazia Varisco (Sensibilità percettive, 2022-2023) e Mirco Marchelli (Voci in capitolo, 2022-2023).

La seconda mostra, Yuval Avital. Bosco di Lecce, è invece ospitata dal MUST – Museo Storico della città di Lecce, ma concepita in collaborazione con la Fondazione Biscozzi | Rimbaud. La mostra, a cura di Lorenzo Madaro e realizzata con il coordinamento di Federica Tornese, è infatti l’atto conclusivo di un progetto d’arte relazionale promosso da vari enti territoriali, dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Lecce al MUST stesso, in cui Avital si è messo in dialogo con la città. L’esposizione, inaugurata il 19 novembre, rimarrà aperta al pubblico fino al 31 gennaio 2024.

Lucus. Yuval Avital alla Fondazione Biscozzi | Rimbaud

Con una consuetudine a realizzare le sue opere in spazi vari, dai siti archeologici ai musei, nel segno dell’unione di vari linguaggi espressivi, Avital ha sviluppato per la Fondazione leccese un progetto site-specific ispirato al lucus, il bosco sacro, caro agli antichi romani. Ricercando tracce umane e recuperi rituali, affascinato dalle differenti identità dei luoghi, l’artista ha ideato un percorso espositivo che intende creare interrelazioni con la comunità e le sue radici culturali e naturali, rievocando le antiche aree boschive ricoperte dalla macchia della penisola jonico-salentina.

Il percorso espositivo di Yuval Avital si snoda con novanta opere distribuite in quattro momenti. Nella prima sala si accede attraverso un sipario: cinque menhir suggeriscono il luogo sacro, a simboleggiare un paesaggio silvestre in cui si ergono verticalmente, come alberi, gli approssimativi parallelepipedi. I monumenti monolitici sono riprodotti in scala e intrecciano un dialogo con gli artigiani locali della cartapesta. Accanto alle strutture verticali è poi esposta la serie pittorica dei Bagnanti, rappresentazioni d’impianto espressionista entro un’atmosfera onirica. 

Secondo il curatore Guastella, l’ambiente immersivo creato per la Fondazione «si tramuta in una metafora del paesaggio mediterraneo, perduto ma persistente nella memoriain una sorta di total room immersiva, molto prossima all’opera totale che è al contempo la cifra personale dell’artista». La sala contiene anche dodici maschere sonore, dalle effigi ieratiche, irregolari e irreali, che emettono ineffabili suoni, forse ancestrali, mentre nella successiva è presente il light box della serie fotografica Light Recordings n.8 Taidung/32, del 2018, ripresa notturna vissuta direttamente in un bosco sacro tra le tradizioni autoctone della gente di Taiwan. Lo schermo di grande dimensione è abbinato alla “comunità” dei quattordici Bagnanti in gesso, surreali statuine dai corpi umani compenetrate da vegetazione.  

Le sale successive, quelle al primo piano, concludono la mostra. Qui Avital disloca, tra le opere della collezione permanente della Fondazione, tre Singing Tubes, sculture sonore totemiche che riproducono voci: l’alta giraffa respirante (Singing Tubes n. 2), il ragno blu tremolante (Singing Tubes n. 3) e la vivace tinteggiatura del verme dal tono grave (Singing Tubes n. 6).

Bosco di Lecce. La mostra appena inaugurata al MUST

«Il Bosco di Lecce è frutto di una progettualità complessa in grado di pensare all’arte contemporanea come a un vero e proprio lessico di comunità, lontano dall’autoreferenzialità e vicino invece alla temperatura emotiva di un contesto, Lecce e le sue associazioni, Lecce e i luoghi della cultura, ma anche le periferie e i suoi spazi misconosciuti ai più. Yuval Avital con questo progetto ha ribadito, ancora una volta, che l’arte è il presupposto per instaurare delle connessioni profonde, quanto mai necessarie». Queste le parole di Luigi De Luca, direttore dei Poli biblio-museali della Regione Puglia, a proposito della mostra appena inaugurata al MUST.

«Il Must, il museo della città, diventa così uno spazio di restituzione di una esperienza unica, che ha visto Yuval Avital per oltre un mese attivo nelle viscere di Lecce, a stretto contatto con i suoi luoghi e la sua comunità, per concepire dipinti, sculture e performance. Sono opere nate qui, ispirate dal Bosco di Lecce che è un paesaggio che include tutto: natura, esperienze, sensibilità, sguardi, attitudini e prospettive di una comunità intera in profonda metamorfosi. Sarà quindi una mostra inedita, totalmente prodotta qui, immersa nel genius loci di Lecce», dichiara Fabiana Cicirillo, assessore alla cultura del Comune di Lecce.

La peculiarità della mostra sta proprio nel lavoro che Avital ha fatto con la cittadinanza. L’artista si è messo infatti in dialogo con Lecce in un processo di creazione collettiva, di performance, riti d’arte, composizioni materiche e opere concepite insieme alla cittadinanza e agli artigiani, trasformando idealmente gli abitanti del capoluogo pugliese in alberi e la città in un bosco umano, per cercare di ridurre il crescente divario tra uomo e natura. E il risultato è una monografia del territorio, convogliata in un’unica installazione immersiva, in cui sono presenti grandi tele e sculture che Avital ha realizzato durante la sua residenza. A testimoniare l’interazione con la cittadinanza, anche video-installazioni e fotografie.

Yuval Avital. Lucus
Fino al 7 gennaio 2024
Fondazione Biscozzi | Rimbaud – Piazza Giorgio Baglivi 4, Lecce
info: fondazionebiscozzirimbaud.it

Yuval Avital. Bosco di Lecce
Fino al 31 gennaio 2024
MUST – Museo Storico di Lecce – Via degli Ammirati 11, Lecce
info: mustlecce.it