La retrospettiva del MACRO dedicata a Emilio Prini: un lavoro d’archivio

Un percorso cronologico che ricostruisce l’operato di Emilio Prini, una delle figure artistiche più enigmatiche nella storia recente dell’arte italiana

Il MACRO di Roma ospita una straordinaria retrospettiva dedicata a Emilio Prini, una figura eclettica che ha segnato in modo indelebile la storia dell’arte contemporanea. La mostra intitolata …E Prini, che rimarrà aperta al pubblico fino al 31 marzo 2024, è stata curata da Luca Lo Pinto in collaborazione con l’Archivio Emilio Prini e sotto il coordinamento curatoriale di Matteo Binci e offre un’opportunità unica per esplorare il lavoro di questo straordinario artista.

E…Prini, exhibition view, Macro, Rome, 2023. Photo Melania Dalle Grave – DSL Studio

L’opera di Prini abbraccia cinque decenni, coprendo il periodo dal 1966 al 2016. Questa esposizione presenta 250 opere, di cui molto materiale inedito, provenienti da collezioni istituzionali e private, italiane e internazionali. L’organizzazione dell’esposizione segue un ordine cronologico, che permette ai visitatori di seguire l’evoluzione dell’artista nel corso del tempo. Quello che emerge è la capacità dell’artista di scrivere e riscrivere l’arte stessa. Il suo corpus artistico prende le mosse da un piccolo nucleo di idee e forme, che sono però nel corso degli anni state da Prini continuamente riviste, modificate nei dettagli, titoli e date.

La mostra mette in evidenza la sua capacità di sfidare le convenzioni artistiche e di creare opere che, se osservate individualmente, sembrerebbero appartenere ad artisti diversi: «Questa mostra è un film, sono tanti fotogrammi da esperire come un unico racconto in cui ogni dettaglio crea dei nessi; quella che sembra una trama molto complessa, in realtà rivela una riflessione dell’artista sulla propria ricerca – afferma Lo Pinto – Ho scelto di seguire un sistema di organizzazione espositivo apparentemente molto convenzionale perché il lavoro di Prini è talmente ricco “sotto” da non aver necessità di aggiungere altro “sopra”».

A partire dagli anni ’80, la partecipazione di Prini alle esposizioni fisiche è gradualmente diminuita, ma l’artista ha continuato a lavorare sul suo materiale artistico attraverso cataloghi, poster e materiali stampati. Questi elementi, insieme a fotografie, inviti e dattiloscritti sono abilmente presentati lungo il perimetro della sala espositiva, evidenziando l’importanza che Prini attribuiva a questi mezzi come custodi della vera memoria storica del suo lavoro.

La mostra offre anche uno sguardo affascinante sugli studi fotografici di Prini, che ebbero inizio nel 1967. Questi studi coinvolgevano il rilevamento e la misurazione di porzioni di spazi urbani a Genova, la città natale dell’artista. Inoltre, …E Prini presenta una notevole collezione di disegni su carta realizzati utilizzando una macchina da scrivere Olivetti 22. In questi disegni, l’artista esplora formule matematiche, relazioni architettoniche e annotazioni poetiche, conducendo brillanti indagini sul rapporto tra spazio, tempo, luce ed esistenza. Un artista, dunque, che ha costantemente sfidato le regole e le convenzioni artistiche. La mostra è un tributo a un innovatore e un visionario dell’arte contemporanea, dimostrando la sua abilità nel ridefinire il concetto di arte nel corso dei decenni.

E…Prini, exhibition view, Macro, Rome, 2023. Photo Melania Dalle Grave – DSL Studio