4 novembre, Giorno dell’Unità Nazionale: l’ambiguo binomio tra Cultura e Forze Armate

Musei e parchi archeologici saranno aperti gratuitamente il 4 novembre. Ma qual è la ragione di questa scelta?

Per la prima volta nella storia repubblicana, il Giorno dell’Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate rappresentano un’occasione di apertura gratuita dei musei e parchi archeologici statali. Su proposta del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, sabato 4 novembre 2023 le istituzioni saranno aperte gratuitamente al pubblico nei loro consueti orari.

«L’apertura gratuita dei musei e dei parchi archeologici statali il 4 novembre è un invito a tutti gli italiani a celebrare questa importante ricorrenza riscoprendo le nostre radici culturali. L’identità nazionale è un bene prezioso che va custodito e valorizzato. E la cultura è lo strumento principale per promuoverlo – ha affermato il Ministro Sangiuliano – Il nostro patrimonio artistico e archeologico è un unicum al mondo, è un tesoro che dobbiamo tutelare e valorizzare perché è un bene di tutti gli italiani e dell’umanità. I nostri siti e i nostri musei sono la geografia identitaria della Nazione: ogni singola pietra ci parla e racconta la nostra storia trasmettendo bellezza, sapere e conoscenza».

La giornata di accesso libero si accosta a quelle già svolte in occasione della Festa della Liberazione e della Festa della Repubblica, il 25 aprile e il 2 giugno, oltre all’iniziativa #domenicalmuseo, che si terrà proprio il 5 novembre. Con le due iniziative congiunte, l’intero fine settimana prevede l’ingresso gratuito nei musei e parchi archeologici statali.

Ci si potrebbe chiedere, però, quale sia la ragione di questa scelta. E soprattutto, quale sia il legame tra cultura e Forze Armate. Un rapporto ambiguo, che potrebbe risolversi nella doppia valenza della giornata del 4 novembre, in cui si celebra anche l’Unità Nazionale. Una soluzione che però può valere solo a priori, essendo presente nel calendario nazionale anche un’altra giornata celebrativa, quella del 17 marzo, vero e proprio anniversario del Paese. E così, la scelta del 4 novembre sembra assumere un carattere muscolare, intessendo un rapporto diretto – e ambiguo – tra Forze Armate e luoghi della cultura.

Non a caso, è la prima volta nella storia della Repubblica che si fa uso della cultura per celebrare un’occasione di questo tipo. L’apertura gratuita dei musei e dei parchi archeologici statali ha finora avuto luogo – oltre alle prime domeniche di ogni mese – in corrispondenza di giornate tese a ricordare e a celebrare i valori fondativi della nostra contemporaneità, e cioè 25 aprile e 2 giugno. Se pure il 25 aprile presenti un indiscusso carattere militare, è chiaro che la ricorrenza è tesa a ricordare la liberazione da un’oppressione a sua volta militare, oltre che ideologica. Elementi, questi, che rafforzano l’ambiguità di questa nuova corrispondenza.

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