Merano Arte, Lucrezia Cippitelli e Simone Frangi sono i nuovi curatori delle mostre d’arte contemporanea

Il 9 novembre il duo curatoriale incontrerà la stampa negli spazi di Kunst Meran Merano Arte per presentare il programma triennale

Il Consiglio Direttivo e la Direzione di Kunst Meran Merano Arte hanno nominato Lucrezia Cippitelli e Simone Frangi curatori delle mostre d’arte contemporanea della Kunsthaus di Bolzano. I due neo-curatori, in carica formalmente dal 1 settembre scorso, hanno presentato un programma preciso per i tre anni del loro incarico. Un piano che condivideranno con la stampa giovedì 9 novembre.

Classe 1974 e 1982, Cippitelli e Frangi hanno un lungo curriculum alle spalle. La prima, già co-direttrice di Arthub tra le altre esperienze curatoriali, rivolge la propria ricerca verso l’educazione radicale, la site-specificity, la cultura DIY e il collettivismo, con uno sguardo particolare alle epistemologie del Sud globale. Il secondo, che agli inizi si è più rivolto verso la ricerca, avendo conseguito un Dottorato in Filosofia – Estetica e Teoria dell’Arte, oltre a un Perfezionamento Filosofico in Teoria della Società, è co-direttore – tra i vari progetti – di Live Works – Free School of Performance presso Centrale Fies.

Rispetto all’incarico conquistato dal duo, la direttrice Marina Oberprantacher ha commentato che nel complesso «il livello delle candidature è risultato estremamente alto. Siamo stati impressionati dalla capacità di Cippitelli e Frangi di affrontare con una profonda compressione, sia dal punto di vista estetico che intellettuale, tematiche sociali e politiche di grande rilevanza. Il loro approccio curatoriale non è mai casuale, ma si basa su una ricerca approfondita e un impegno accurato nei confronti del mondo artistico e sociale, con una particolare attenzione per la mediazione».

«La loro stretta collaborazione con gli artisti e l’attenzione particolare rivolta all’accompagnamento curatoriale della produzione offre a Kunst Meran Merano Arte l’opportunità di approfondire la comprensione della creazione artistica, condividerla e discuterla con il pubblico. Mi propongo personalmente di favorire una maggiore interconnessione tra produzione, esposizione e mediazione dell’arte, eliminando la percezione di separazione tra esse», ha aggiunto la direttrice.

La scelta della commissione esaminatrice nella direzione di Cippitelli e Frangi arriva dunque dalla presentazione di un programma articolato e preciso. L’invenzione dell’Europa. Una narrativa tricontinentale è il titolo del progetto proposto a Merano Arte e prevede una riflessione sull’idea monolitica di Europa e sulla sua narrazione essenzialista, oltre alla sua costruzione ideologica e le sue interazioni coloniali con i “tre spazi continentali” in genere identificati nel Sud globale, vale a dire Africa, America – detta Abya Yala dai movimenti a sostegno dei popoli indigeni – e Asia.

«Siamo interessati a lavorare in maniera concreta, in funzione dello spazio espositivo fisico, inteso come luogo abitabile ovvero a partire dalla sua posizionalità temporale, geografica e sociale. Come in tutte le nostre esperienze progettuali, vorremmo interrogare il territorio, localizzare direttrici di intervento e trovare le forme con cui far risuonare idee e ricerche con i pubblici, che non sono mai un’entità astratta ed omogenea, ma piuttosto diverse comunità di individui con aspettative, necessità, curiosità, capacità e preconcetti», hanno dichiarato Cippitelli e Frangi.

E il duo conclude affermando che «l’obiettivo della nostra progettualità per Kunst Meran Merano Arte è comporre un network di artisti (scalabile a livello locale, nazionale e internazionale) capace di incarnare un approccio transmediale e in grado di articolare linguaggio audiovisivo, sonico, performativo e installativo a sostegno di riflessioni etiche».