L’icona del neo-pop approda al cinema: in arrivo il nuovo film su Jeff Koons

Con la regia di Pappi Corsicato, il docu-film “Jeff Koons. Un ritratto privato” verrà proiettato al cinema dal 23 al 25 ottobre

Una carriera di oltre quarant’anni, quella di Jeff Koons. L’artista americano, tra i più controversi nel panorama dell’arte contemporanea e suo assoluto protagonista, ha rivoluzionato il kitsch e il pop con opere dal gusto ironico verso il consumismo e lo stile di vita della società americana. Un percorso lungo e articolato su cui offre uno sguardo il nuovo film di Pappi Corsicato, regista che in precedenza ha diretto L’arte viva di Julian Schnabel e Pompei. Eros e Mito. Prodotto da Nexo Digital, Jeff Koons. Un ritratto privato verrà presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma nella sezione Freestyle – che include quest’anno anche il documentario su Anna Paparatti – e verrà proiettato nelle sale dal 23 al 25 ottobre.

Come presuppone il titolo, il film di Pappi Corsicato scava nelle vicende dell’artista e del suo pensiero, nella tensione visionaria che ne ha originato le opere. Jeff Koons, attraversando contesti molto diversi – dall’Europa al Qatar, all’America –, ha realizzato i suoi lavori a partire da oggetti prodotti in serie, rendendoli poi opere d’arte con la sottrazione del loro carattere ordinario. Un percorso che ha condotto il pop e il kitsch in direzioni inedite, ora raccolte nel docu-film di Corsicato. Jeff Koons. Un ritratto privato si immerge nella mente dell’artista con le parole di Koons stesso e della sua famiglia, ma anche con i racconti delle figure provenienti dal mondo dell’arte, come Mary Boone, Antonio Homem, Stella McCartney e tanti altri.

Il viaggio proposto dal film comunica l’importanza degli spazi nel racconto della mente di Koons, dai luoghi della vita quotidiana con la moglie Justine Wheeler e i loro figli, in cui l’artista ha iniziato a formarsi e ad approntare le strutture alla base della sua ricerca artistica, a quelli che ne hanno visto l’esplosione nel pubblico. Il docu-film racconta il lungo percorso che muove da una vita in periferia negli anni cinquanta all’ascesa negli anni ottanta, tanto da rendere Koons l’artista vivente con un prezzo d’asta record da Christie’s a New York.

Ad essere esplorati sono poi i passaggi intermedi tra gli inizi e l’affermazione, dal ruolo di broker a quello di assistente dell’artista Ed Paschke, fino ai primi lavori di successo di fine anni settanta, con le celebri serie Made in Heaven e The New. Si ripercorrono poi le sue cinque mostre in Europa nel 2021, oltre alla sua retrospettiva Shine tenutasi a Palazzo Strozzi.

Con le musiche originali di Enrico Gabrielli, accanto a cui si contano due brani realizzati da Ettore Bianconi (Baustelle), il film presenta in un ritratto intimo l’artista, illustrandone le suggestioni a partire da Marcel Duchamp e Salvador Dalì, il suo approccio riflessivo, le modalità e la poetica collocate alla base della trasformazione in opere d’arte di oggetti quotidiani – dalle statue di porcellana ai palloncini gonfiabili –, con cui Koons ha costruito una quadra inedita nel panorama dell’arte pop.

Jeff Koons. Un ritratto privato – trailer