Inside Art 128, il numero dell’estate è arrivato

È arrivato in redazione il magazine, in cover l'artista Giulia Mangoni e all'interno un focus sullo stato attuale dell'arte italiana

«Quando i quadri si trovano in un contesto dove la loro storia è ignota diventano messaggeri fantastici senza la specificità del legame geografico». Con queste parole Giulia Mangoni, scelta per la cover del numero 128 di Inside Art, racconta i suoi lavori, che spesso definisce come talismani, pieni di significati magici e di simbologie.

Con lei si apre l’edizione estiva del magazine che, come di consueto, dedica il primo spazio ai giovani artisti che in questo caso sono: Tobias Bradford, Ophélie Dozat, Matteo Messori, tetau e Nora Turato.

La sezione Close-Up, riservata ai big del mondo dell’arte, l’abbiamo invece dedicata a Claire Fontaine e al suo lavoro impegnato, focalizzato sulla lotta al patriarcato, sulla critica al concetto di autorialità e sulla definizione di un linguaggio politico, incentrato sulla riattivazione di messaggi che vanno a costruire uno spazio libero di significato.

Dalla carta patinata si passa alla carta uso mano al centro delle pagine della rivista, dove si sviluppa un approfondimento dal titolo Povera Arte, dedicato a una riflessione sul sistema attuale dell’arte italiana. Se come scrive Germano Celant “uscire dal sistema significa rivoluzione”, cosa succede quando la rivoluzione diventa sistema? L’Arte Povera rimane per molti il paradigma anche internazionale dell’arte italiana, per altri invece qualcosa è già cambiato. Una raccolta di interventi di critici, giornalisti e artisti ci fa capire se, perché e cosa rimane dell’Arte Povera nella povera arte italiana contemporanea.

Nell’ultimo sfoglio del giornale troviamo invece un articolo sulla grande mostra che il Palazzo della Civiltà Italiana, sede attuale di Fendi, dedica al grande Arnaldo Pomodoro per celebrare i 70 anni della sua ricerca artistica e, ancora, un’intervista al mecenate Emmanuele F.M. Emanuele che ci racconta l’esposizione da lui ideata e promossa a Palazzo Cipolla, dedicata al Metaverso.

Laboratory Of The Future è il titolo che abbiamo preso in prestito dalla Biennale di Architettura di Venezia per raccogliere le interviste ai curatori di alcuni dei padiglioni più significativi della rassegna 2023: Padiglione Italia, Padiglione Arabia Saudita, Padiglione Uruguay e Padiglione Germania.

Si chiude così un numero ricco di contenuti che potete leggere e approfondire acquistando il magazine nei nostri punti vendita o scrivendo ad [email protected]!